In Italia si trova una strada che è molto ripida e solo i ciclisti più bravi riescono a percorrerla. Ecco dove si trova.
Per attraversare da un luogo all’altro o per recarsi in un determinato posto, le nostre città, hanno a disposizione delle strade che nel corso degli anni si sono modificate e si sono arricchite di negozi e di ristoranti.
Nel cuore delle città d’arte, queste strade sono molto caratteristiche ed è possibile trovarci alcuni negozi che vendono souvenir del posto e che raffigurano le attrazioni principale del luogo che si sta visitando.
Ecco la strada più ripida d’Italia: nessuno riesce a percorrerla
Oltre a quelle in centro città, ci sono anche altre strade particolari che sono situate in zone più periferiche ma che meritano ugualmente di essere visitate per via della vita pittoresca che si conduce al loro interno.
Pensiamo un attimo alla città di Napoli, perdersi nelle sue strade e incontrare la gente del posto e vedere la cultura e gli usi che sono ancora vivi in questa magnifica città della nostra Penisola, è qualcosa di unico e irripetibile.
Ma tutte le città vecchie, hanno dentro di sé qualcosa da raccontare e molti visitatori amano visitarle per poter scoprire le radici culturali del posto e ascoltare anche il dialetto tipico.
Però, ci sono strade, che si trovano anche in luoghi lontani dalla città e che, nonostante siano immerse nella natura, hanno ricevuto la manodopera dell’uomo per via dell’esigenza di essere asfaltate per facilitarne la percorrenza.
Nonostante questo, c’è una strada, che nonostante sia stata costruita dall’uomo, è considerata la più difficile d’Europa, per via della sua ripidità e risulta difficile percorrerla anche dai ciclisti.
Dove si trova e quanto è in pendenza
Questa si trova in Trentino, e prende il nome di Scanuppia – Malga Palazzo, ed è situata nella Riserva Naturale guidata della Scanuppia e proprio per via della sua difficoltà di percorrenza non ha mai ospitato gare ciclistiche di tipo agonistico.
Molti sono i ciclisti e i cicloamatori che durante l’estate, con la loro bici, tentando di scalare questa strada anche se è vietato e infatti dopo 1 km di percorrenza c’è un segnale che avverte della presenza di una pendenza del 45%.
Questo particolare, si riferisce ad un solo tratto di questa strada, ossia ad un piccolo tornante che rende ancora più difficile la scalata del tratto che va poi tutto in salita per i restanti 2 km.
Subito dopo, altri tratti, rimangono pendenti del 20% ma ci sono pochissimi spazi dove si può riprendere fiato e una volta superati ci sono altri 4.5 km che si immergono in radune e boschi.
Questa salita, può essere considerata terminata, quando a 1515 m sul livello del mare lascia spazio a una strada forestale che si può percorrere solamente in auto o con un trattore, soltanto se si ha il permesso della provincia.
Nel 2010, si è svolto il Scanuppia Day, un raduno non competitivo riservato alle mountain-bike, ma l’evento si è rivelato un insuccesso in quanto all’appello si sono presentati soltanto una cinquantina di ciclisti.