La “scacchiera dell’Etna” un borgo dall’atmosfera magica

La “scacchiera dell’Etna”, il borgo dalla particolare struttura urbana ai piedi dell’Etna, il vulcano sempre attivo.  

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Un viaggio nella terra siciliana regala paesaggi e borghi unici al mondo. Ce ne è uno, in particolare, conosciuto come “Scacchiera dell’Etna” per la sua particolare conformazione urbana.

Per visitarlo basta raggiungere le pendici dell’Etna e fermarsi, anche solo per un giorno, a Belpasso. La sua storia affonda le radici davvero molto lontano nel tempo. Le sue origini risalgono, infatti al neolitico.

Le testimonianze preistoriche si ritrovano nei resti di acquedotti e ponti, alcuni dei quali risalgono anche all’epoca romana. I colonnati in pietra lavica e un arco della Chiesa di Santa Maria La Scala raccontano il periodo medievale del borgo siciliano.

Il nome del paese, inizialmente, fu Malpasso, dal latino malipassus, passo del melo. L’eruzione dell’Etna del 1669 il borgo venne quasi, totalmente, distrutto. Gli abitanti si spostarono e iniziarono la sua ricostruzione a 6 chilometri dal luogo sepolto dalla lava.

La “Scacchiera dell’Etna”

Dopo altre vicissitudini naturali, il nuovo insediamento prese il nome augurale di Belpasso. Mastro Michele Cazzetta ebbe l’incarico di predisporre l’assetto urbano. Nel 1693 iniziarono i lavori che rispettarono il tracciato a scacchiera predisposto da Cazzetta.

Ancora oggi è possibile passeggiare tra le vie che si snodano per il borgo e che si incrociano perpendicolarmente l’una con l’altra. La sua storia la si può conoscere ammirando i suoi edifici, tra i quali la Chiesa Madre, una testimonianza dello stile barocco siciliano.

Si erge nel centro storico ed ospita opere d’arte di grande valore come vari dipinti e sculture.  Altro edificio storico di culto da visitare è il convento e la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, altro esempio di barocco siciliano.

Palazzo Scrofani è, invece, una perfetta fusione tra lo stile barocco e l’uso sapiente della pietra lavica. Il Palazzo dei Baroni Bufali di Santa Lucia è un altro edificio che testimonia lo stile dell’epoca. Edificato all’inizio del XVIII secolo fu la residenza della famiglia nobiliare Bufali.

Belpasso
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Il Principe di Paternò, Ferdinando Moncada Aragona, incaricò la famiglia di ricostruire Belpasso subito dopo il terremoto. Il palazzo presenta diversi richiami del barocco siciliano. Molto caratteristica e ricca è la balconata angolare.

L’Etna

Appena fuori dal centro altri punti interessanti da visitare sono la Cisterna della Regina, il Teatro Comunale dedicato al regista Martoglio, e che è un perfetto esempio architettonico in stile neoclassico.

Da qui si possono percorrere i sentieri che permettono di visitare il Parco dell’Etna alla scoperta delle grotte vulcaniche e dei monti della zona. Altra zona da visitare si trova nelle vicinanze del borgo.

Sono le Salinelle di San Biagio. Si tratta di fenomeni di emissione gassosa che affiorano dal terreno. Lo spettacolo che offrono è davvero unico e particolare.

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