Kazakistan: cosa vedere nella terra della steppa che divide Russia e Cina

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Se state pensando di visitare il Kazakistan, vi sarà utile sapere cosa vedere nel nono paese più grande del mondo, che si estende a cavallo tra Europa e Asia, tra Russia e Cina: per chi ama i viaggi avventurosi nelle terre desolate dove non si vedono altro che deserto e steppa per centinaia di chilometri, nelle quali per secoli hanno vissuto centinaia di etnie nomadi che, nonostante si siano stabilizzate in grandi città inquinate, hanno mantenuto il loro spirito di precarietà e improvvisazione e le loro tradizioni, un viaggio in Kazakistan è imprescindibile. Scoprirete così una terra affascinante e magica, che alterna desolate distese di nulla, che nel secolo scorso furono tristemente “utilizzate” dai russi per molti esperimenti nucleari, a città cosmopolite come Almaty, e ad altre allegre e vitali come Shymkent; e ancora potrete vedere, percorrendo la steppa, le tende di alcune tribù nomadi, ed esplorare luoghi remoti e ampi spazi aperti che vi faranno perdere la cognizione del tempo, e poi potrete assaggiare il pane appena sfornato in panetterie ambulanti e brindare con cinque persone di cinque nazionalità diverse assistendo al kokpar, lo sport nazionale.

Dato che le distanze da percorrere sono davvero enormi, e non sempre si hanno a disposizione mezzi super veloci, per visitare interamente il Kazakistan sarebbe ideale avere un mese di tempo, mentre in caso contrario dovrete fare delle scelte in base a quello che più vi attira; in ogni caso, i periodi migliori per visitare il paese sono la primavera, da aprile a giugno, e l’autunno, da settembre a novembre, dato che le estati sono caldissime e gli inverni così gelidi che le temperature si abbassano di decine di gradi sotto lo zero e gli spostamenti in aereo diventano seriamente problematici. Passando alle mete turistiche, tra le città da visitare in Kazakistan in primo piano troviamo Almaty: la ex capitale del paese è anche la città più importante dal punto di vista culturale ed economico, ed è il cuore finanziario dell’Asia centrale; dopo la caduta dell’Unione Sovietica, Almaty è stata posta al centro di un processo di modernizzazione ed apertura che la ha presto trasformata in una metropoli cosmopolita ricca di negozi di ogni tipo, ristoranti, bar, alberghi e casinò, dove la modernità convive con la mentalità nomade dei kazaki. Per scoprire la storia del paese fate una visita al Museo Centrale di Stato, e poi recatevi nel verde Parco Panfilov, dove potrete visitare la Cattedrale Zenkov e le Terme Arasan; per godere di un suggestivo panorama della città e dell’area circostante, prendete la funivia fino a Kok-Tobe, una collina che si trova all’estremità meridionale di Almaty.

Come già accennato, Shymkent è un’altra meta imperdibile: sebbene non sia grandissima, dato che conta circa mezzo milione di abitanti, è una città culturalmente molto vivace e affascinante, da vivere facendo attenzione all’atmosfera che si respira per le strade, nei bar, nei ristoranti e nei pittoreschi mercati, tra cui il Bazar Ortalyk e il Bazar Samal. Spostandoci invece verso nord troviamo Astana, capitale del paese solo dal 1997, quando fu scelta dal presidente Nazarbaev per la sua posizione centrale e per il terreno meno sismico nonostante il dissenso generale della popolazione, che sente ancora Almaty come capitale; la città è in rapida ascesa, e ogni anno vi sorgono edifici sempre più avveniristici che contribuiscono a darle un profilo quasi futuristico. Interessante a questo proposito è il Khan Shatyr, un modernissimo edificio trasparente alto 150 metri che, grazie ai suoi materiali all’avanguardia, conserva il calore del sole e lo usa per il riscaldamento durante i freddi inverni di Astana; sul viale Nurzhol Bulvar si possono vedere altri edifici davvero stravaganti come il Monumento Bayterek, un’altissima torre bianca con una cupola di vetro sulla cima, il Centro Islamico e il Ministero dei Trasporti e della Comunicazioni, oltre alla Piazza delle Fontane che Cantano, la Poyushchyk Fontanov, e non dimenticate di visitare l’Ak Orda, il palazzo del presidente, e i verdi edifici dalla forma conica di Samruk-Kazyna. Per gli amanti dei paesaggi sterminati dell’Asia centrale, spostandosi ad est dell’estremità orientale del Kazakistan si incontra, in Cina, la Mongolia Interna: dominata da steppe, praterie e deserto, incanta i suoi visitatori con le antiche tradizioni dei popoli nomadi che ancora la abitano vivendo nelle yurta, le tipiche tende di queste regioni, presenti tra l’altro anche in Kazakistan.

Anche per quanto riguarda le bellezze naturalistiche e paesaggistiche il Kazakistan ha moltissimo da offrire: nella regione dei monti Tian Shan è possibile fare trekking su percorsi di varia difficoltà e lunghezza, che attraversano splendide terre ricche di ghiacciai, fiumi e vallate, nelle quali si trovano i monti Küngey Altau e Zailiysky Altau, che superano i 4.000 metri di altitudine. Ai piedi del Küngey Altau si trovano inoltre i tre affascinanti laghi di Köl-Say, a circa 2.000 metri di altezza: per un’esperienza irripetibile si può fare un’escursione a cavallo fino ad arrivare ai laghi, per poi ammirare un panorama mozzafiato sulla sterminata steppa circostante. A est di Shymkent si trova invece la Riserva Naturale di Aksu-Zhabagly, dove ci si può immergere nella natura incontaminata e osservare meravigliosi paesaggi facendo trekking ed escursioni tra i piccoli villaggi e le vette dei monti Talassky Altau. Un’altra catena montuosa incontaminata e selvaggia è quella dei Monti Altai nel nord-est del paese, mentre per un’immersione nella steppa sconfinata potete fare base nella città di Karaganda; anche la città di Aktau è immersa nel nulla, e partendo da essa si possono visitare il deserto roccioso, le necropoli di Koshar Ata e le impressionanti moschee sotterranee che si trovano nella regione del Mangistau.

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