L’avventura capitata a questo gruppo di canoisti ha davvero del sensazionale. Iniziano a remare senza fermarsi in gruppo, per venti minuti prima di poterlo portare in salvo. Alla fine quella che poteva essere una sventura si è rivelata essere una storia a lieto fine.
E’ incredibile quante sorprese la vita possa riservarci. Un gruppo di persone, di amici, decide di fare una gita al lago, un’escursione in canoa, nulla di eccezionale per il gruppo che è abituato a questo tipo di attività. Doveva essere una classica giornata di svago con gli amici, tra la natura, sulle acque del lago, spinti dalla forza delle loro braccia a bordo di una canoa.
Per portarlo in salvo iniziano a remare senza fermarsi
Così si svolge la giornata, un gruppo di canoe che, lentamente, si godono la passeggiata, non è una gara, non ci sono allenamenti da fare, si passeggia sicuri sull’acqua mentre si chiacchiera e si ammira il panorama intorno. Il lago è di quelli immensi, di quelli dove, grazie al vento, si formano delle vere e proprie onde. La giornata è splendida e la visibilità è buona ma, proprio a causa di quelle onde, pur scorgendo qualcosa in acqua, la comitiva non riesce a capire di cosa si tratti.
Il lago è sicuro, le persone sulla canoa lo conoscono bene, eppure quella cosa in movimento tra le onde suscita un certo disagio. Per la prima volta, in una delle loro gite, gli amici si trovano dinanzi a qualcosa di sconosciuto, l’allerta sale e la tensione inizia a farsi palpabile. Man mano che le canoe avanzano, però, le persone riescono a scorgere meglio ciò che si dimena nell’acqua, si tratta di un animale che sta tentando di nuotare.
Sono in mezzo al lago, una distesa d’acqua immensa, eppure chissà come quell’animale si torva lì, incapace, ora, di raggiungere la riva. Poche vogate ancora ed il gruppo capisce di trovarsi dinanzi ad un cucciolo di cervo, un cerbiatto. L’animale è vistosamente stanco ed in difficoltà, evidentemente caduto nelle acque del Lago Superiore negli Stati Uniti, teatro di questa avventura, è stato spinto al largo dalle correnti.
La corsa disperata ed il lieto fine
La forza di disperazione del cerbiatto fa tenerezza, tenta di nuotare nonostante sia allo stremo delle forze, per raggiungere la terra ferma, per tornare a casa. Il Lago Superiore è un posto molto pericoloso, è vietato per gli amici sulle canoe lasciare il gruppo ed avventurarsi in sortite solitarie. Per aiutare il cucciolo bisogna agire tutti insieme, muoversi all’unisono. E’ così che gli avventurieri cercano di indirizzare il cerbiatto verso la terra ferma.
L’animale, però, è allo stremo e sembra cedere da un momento all’altro, Danyelle Parris, si trova su una di quelle canoe insieme ai suoi amici, per quella che doveva essere una bella giornata tra la natura del lago, capisce che il piccolo di cervo non può farcela da solo. Una ragazza, così, lascia i remi e riesce in qualche modo ad afferrare il cerbiatto. Iniziano a remare senza fermarsi all’unisono e, 20 minuti dopo, riescono a portarlo in salvo.