Un gruppo di ricercatori hanno scoperto un fossile di pitone di 50 milioni di anni: le sue caratteristiche sono notevoli.
I pitoni possono fare davvero molta paura, a causa del loro aspetto, ma al contrario di quello che si pensa, i pitoni non sono serpenti velenosi.
Quali sono le loro caratteristiche più importanti? Prima di tutto, grazie al loro corpo elastico, possono strangolare la preda fino a ucciderla. Ma non solo, oltre a essere estremamente veloci sulla terraferma, sono anche dei bravissimi nuotatori.
La figura del pitone è associata alla mitologia greca e a numerosi miti e leggende riguardanti la lotta tra Apollo e il serpente. Quindi, ci si chiede, da quanto tempo i pitoni abitano il nostro pianeta?
Un incredibile ritrovamento antico mai
I ricercatori hanno confermato che lo scheletro del serpente fossilizzato appartiene a una nuova specie di pitone antico. L’esemplare, risalente a circa 50 milioni di anni fa, è il più antico fossile di pitone finora rinvenuto e la scoperta ha permesso di ricostruire la linea evolutiva del pitone.
Il fossile proviene dal sito di una miniera di scisto in Germania, la Fossa di Messel, che è stata inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Il fatto che questo primo pitone, Messelopython freyi, sia stato trovato in Europa suggerisce che la prima evoluzione dei serpenti potrebbe essere avvenuta nell’emisfero settentrionale, piuttosto che nell’emisfero meridionale dove vive la maggior parte dei loro parenti attualmente vivi.
Cosa dicono i ricercatori
Per confermare che il fossile sia una nuova specie di pitone, i ricercatori lo hanno confrontato con altri quattro esemplari provenienti da musei di tutto il mondo. Hanno esaminato un serraglio con novanta specie diverse di lucertole e serpenti con la tomografia computerizzata e la microscopia.
I risultati hanno fornito 785 punti caratteristici che mostrano il numero, le proporzioni e la disposizione di denti, vertebre e altre ossa.
Secondo il documento, Messelopython freyi aveva circa 275 vertebre ed era lungo circa 1 metro. Oltre a far luce sulla possibilità che i pitoni si siano evoluti in Europa per la prima volta, questa scoperta fornisce anche interessanti indicazioni su quando e perché il pitone e il suo cugino, il Boa Costrittore, potrebbero essersi allontanati.
Ad oggi, i boa e i pitoni, non li troverete mai insieme in nessuna parte del pianeta, nonostante il loro simile aspetto e la comune preferenza nel stritolare le loro prede. Tuttavia, nell’Eocene, hanno rinvenuto nella fossa di Messel, sia i resti di boa che di pitoni, suggerendo che dovessero competere per le stesse prede.
A Messel, boa primitivi, come Eoconstrictor fischeri, e Messelopython freyi, coesistevano nello stesso ecosistema. Pertanto, la teoria secondo cui questi due gruppi di specie di serpenti erano in guerra tra loro e quindi non potevano condividere lo stesso habitat, deve essere rivista”, afferma Krister Smith, paleontologo dell’Istituto Senckenberg di Francoforte.