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Un incidente ha movimentato la mattinata della Germania. Una grande chiatta che trasportava un’enorme quantità di acido solforico si è ribaltata, finendo di lato nelle acque del Reno, una scelta popolare tra gli amanti delle crociere fluviali. Tuttavia non si sa ancora con precisione se il carico della chiatta si sia svuotato nel fiume o se sia conservato al suo interno. Il rischio di avere provocato un enorme disastro ambientale è sempre altissimo e solo nelle prossime ore si saprà qualcosa di più.
Non c’è proprio pace per l’ambiente. Dopo le numerose piogge e alluvioni che hanno messo in ginocchio il Queensland in Australia, ecco un altro motivo di preoccupazione per l’ecosistema e la salute dei corsi d’acqua europei. All’alba di questa mattina (13 gennaio, n.d.r), una cisterna che navigava sul fiume Reno si è inaspettatamente capovolta e sta pian piano andando alla deriva nelle acque tedesche. Ciò che più preoccupa il governo teutonico è che a seguito dell’incidente, il carico trasportato dalla chiatta possa essersi riversato nel fiume. Cosa ne è stato delle 2400 tonnellate di acido solforico che dovevano essere trasportate ad Anversa? Potrebbe essersi conservato all’interno della cisterna, come potrebbe aver già contaminato il Reno.
Per prevenire altri possibili intoppi ed inconvenienti, la zona interessata dall’incidente è stata chiusa al traffico.
Nel rovesciamento dell’imbarcazione, i 4 membri dell’equipaggio sono finiti tutti in acqua. Sebbene i soccorsi siano arrivati molto presto, solo due sono stati tratti subito in salvo, mentre degli altri due non si sa ancora nulla e risultano dispersi. Da St Goarshausen, le ricerche continuano senza sosta e si cerca di far luce su questa vicenda, non sapendo ancora cosa abbia determinato il rovesciamento del barcone.
Dopo l’episodio del fiume verde in Canada, un’altra notizia potenzialmente negativa arriva dritta dritta dalla Germania. Continuiamo però ad essere positivi, e magari anche stavolta il disastro ambientale sarà dribblato.