McCarthy a Milano. Pig Island: l’America tra sesso e tabù

[galleria id=”4493″]

E’ Pig Island, l’Isola dei porci, l’esposizione di Paul McCarthy, in mostra a Milano dal 20 maggio al 4 luglio. Tra sesso e tabù, la mostra ha già fatto scandalo prima ancora di essere inaugurata.

Benvenuti nel mondo ‘dove le cose non sono quelle che sembrano‘. Così Paul McCarthy commenta la mostra milanese che sarà inaugurata giovedì 20 maggio.
La mostra è curata da Massimiliano Gioni per la Fondazione Trussardi e sarà allestita a Palazzo Citterio, nel quartiere Brera, proprio nel cuore di Milano. E’ la prima volta che una personale dell’artista americano viene organizzata in Italia.

Per la mostra, Paul McCarthy porta a Milano una delle sue opere più complesse e ambiziose, Pig Island, l’isola dei porci, una gigantesca scultura che è cresciuta nello studio dell’artista per raccogliere un’antologia surreale dei temi che hanno animato tutta la sua carriera. L’installazione è un luna park carnevalesco in cui gli uomini si comportano come maiali: un’isola del tesoro alla rovescia, dove pirati dei Caraibi ed eroine si abbandonano a una festa indiavolata, un nuovo naufragio della speranza.
L’isola dei porci è un work in progress a cui Paul McCarthy lavora da oltre sette anni ed è presentato in anteprima mondiale a Palazzo Citterio dalla Fondazione Nicola Trussardi.
Una bottiglia di Tomato ketchup alta 15 metri campeggia come un totem Pop nel cortile settecentesco. Il percorso si snoda poi fra sculture storiche e spettacolari videoproiezioni in stile B-movie horror, fiumi di ketchup e sciroppo a cioccolato a mo’ di fluidi corporei, fino a Pig Island, che occupa 100 metri quadri del salone sotterraneo, l’enorme scultura ispirata ai Pirati dei Caraibi.

1 commento su “McCarthy a Milano. Pig Island: l’America tra sesso e tabù”

  1. ma mi incuriosisce veramente andare a vedere questa mostra…non vorrei sia alla fine una cavolata…ma magari rimango piacevolmente sorpreso…farò sapere :))))

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy