Il rifugio incastonato nella roccia: situato nel cuore di questa regione

Un’abitazione davvero mozzafiato in tutti i sensi. Un rifugio incastonato nella roccia. Scopriamo insieme questo luogo incredibile.

rifugio incastonato nella roccia
Rifugio incastonato nella roccia – viaggi.nanopress.it

Immaginate di raggiungere un luogo che sembra letteralmente sospeso in aria. Sicuramente non adatto ai deboli di cuore o a chi soffre di vertigini. Ripaga con una vista meravigliosa. Un luogo di recente inaugurazione e ristrutturazione. Scopriamo dove si trova.

Un rifugio incastonato nella roccia, ecco dove si trova

Per raggiungere questo luogo che possiamo senza indugi definire incantato, ci basterà recarci nella suggestiva cornice di Monte Cristallo. Si tratta di una delle alture più suggestive delle Dolomite Ampezzane e si trova a chiusura della conca di Ampezzo.

Qui a circa 2760 metri di altezza si trova un’abitazione che definire suggestiva sarebbe riduttivo. Un rifugio incastonato nella roccia, che in realtà esiste da da più di 100 anni, ma che è stato ristrutturato e celebrato come merita solo di recente.

Si tratta infatti del Rifugio Bivacco Carlo Buffa di Perrero. Una struttura costruita in realtà durante la Prima Guerra Mondiale. Ha ospitato il Maggiore Carlo Buffa, di cui porta il nome e si trova così incastrato all’interno della parete rocciosa, da sembrare difficilissimo da raggiungere.

Ed effettivamente per alpini e scalatori esperti rappresenta una vera sfida da portare a termine con: pensate che l’itinerario per raggiungerlo si compie in circa otto ore da Passo Tre Croci. La sua posizione infatti lo rende raggiungibile solo percorrendo la ferrata denominata Ivano Dibona o attraverso l’ausilio di un elicottero.

Questo luogo comunque rappresenta per gli alpinisti un importantissimo simbolo. Infatti è durante il 150° anniversario del Corpo Alpino che è stato deciso di impegnarsi per renderlo di nuovo agibile. Una grandissima impresa terminata solo nel 2022.

Recuperare il Bivacco

Un’impresa incredibile quella del recupero, condotta con grande attenzione alla sicurezza di tutti coloro che vi hanno partecipato. Non semplice ovviamente e pertanto sono stati messi al lavoro solo alpinisti ed esperti conoscitori della montagna in questione. Un lavoro simile era già stato fatto nel 1972, però le copiose nevicate avevano di nuovo contribuito alla frana del tetto.

Un grande lavoro di collaborazione esperti falegnami, e professionisti in materia di impermeabilizzazione ed isolamento, ma anche Alpini appartenenti al sesto Reggimento. Grazie all’incredibile impegno profuso, le operazioni si sono svolte in sole due settimane. Un lavoro reso più svelto grazie all’intervento di elicotteri che hanno trasportato i materiali necessari.

bivacco maggiore
Bivacco Maggiore Carlo Buffa di Perrero – viaggi.nanopress.it

La celebrazione della riapertura del rifugio è stata celebrata a Cortina presso l’Hotel Argentina il 1 ottobre 2022, ricordando anche l’incredibile valore del Colonnello Carlo Buffa di Perrero, che già era insignito di medaglia al valore Militare d’oro. Tra i presenti anche il nipote dell’Alpino, che ha ricordato il nonno, conosciuto solo attraverso lettere, fotografie, racconti di famiglia. L’uomo fu al comando del Battaglione Cadore del 7° Alpini.

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