É il parco più suggestivo d’Italia, nonostante non tutti siano al corrente della sua esistenza. Tra le sue imperdibili bellezze si nasconde un luogo segreto particolarissimo.
Ci sono luoghi in Italia di cui non si sente parlare molto spesso e che per questo la maggior parte delle volte nemmeno chi abita in zona conosce. Luoghi dove è possibile scoprire angoli sconosciuti ricchi di storia e di incredibili patrimoni architettonici e naturalistici.
Uno di questi è il Parco di Villa Rossi, un mix di raffinatezza, romanticismo e armonia dei sensi.
Il parco più suggestivo d’Italia: benvenuti al Parco di Villa Rossi
É il 1865. Un industriale di Schio (in Veneto), Alessandro Rossi, acquista una villa settecentesca situata ai piedi del Monte Summano nel comune di Santorso, insieme al suo grande giardino e a una chiesetta annessa.
La sua idea, oltre quella di dare vita a un luogo pacifico per la sua famiglia e un podere, è anche quella di creare un legame profondo tra cultura e coltura e tra i concetti di terra e sviluppo. Dal suo investimento poco dopo nascerà il Parco di Villa Rossi, una vera e propria oasi di pace diventata oggi il parco più suggestivo d’Italia.
Si tratta di un luogo dove la natura regna sovrana, tra ampi spazi d’erba, laghetti e vialetti.
Oggi il parco è una delle attrazioni da non perdere in Veneto, un posto dove chiunque vi si reca rimane inevitabilmente stupito dalle meraviglie naturali e architettoniche che caratterizzano tutta l’area.
Il percorso ideale per visitare il parco più suggestivo d’Italia
Per esplorare il parco e scoprirne tutta la sua essenza il modo migliore è quello di passeggiare senza una meta lasciandosi guidare da questo o quell’elemento che cattura particolarmente l’attenzione. Tuttavia, si può pur sempre seguire un percorso ideale il cui inizio si potrebbe far coincidere con l’ingresso sud.
Partendo da qui ci si imbatte sin da subito nel laghetto più grande di tutto il giardino, circondato da numerose piante secolari. Tra queste si trovano un Pino himalaiano, dei cipressi del Portogallo e alcuni Tassodi chiamati anche cipressi delle paludi.
L’itinerario prosegue lungo il viale degli ippocastani dal quale si raggiungono altre bellissime attrazioni, tra giochi d’acqua meravigliosi e scorci incantevoli. La prima di queste è la finta rovina chiamata casa dei camosci, le altre sono i rustici dove venivano riposti gli attrezzi da giardinaggio e dove viveva il custode del giardino.
Poco più in là si trova poi una serra di vetro, un sedile in pietra che dà su specchi d’acqua e cascatelle, e una vasca circolare. Quest’ultima è costellata da siepi che si inseguono l’un l’altra in modo ordinato e sistematico e che incontrano tre arcate dove spiccano i simboli dell’industria e dell’agricoltura.
Ma la tappa più suggestiva e particolare di tutto il parco si trova quasi all’uscita. Si tratta di un tempietto che esternamente dà l’impressione di essere un’antica rovina mentre all’interno è sapientemente decorato in stile neopompeiano.
Si trova tra finte rocce posizionato su un sentiero apparentemente tortuoso e al suo interno custodisce un meraviglioso segreto. Qui si trova infatti un acquario singolarissimo dove scorre la stessa acqua che fluisce in tutto il resto del parco.
Un luogo adatto a tutti
Oltre a essere un luogo ameno e perfetto dove recarsi per staccare la spina, il Parco di Villa Rossi è anche noto per abbracciare in pieno i concetti di inclusione, accessibilità e coinvolgimento.
L’intera area infatti è stata realizzata per essere fruibile da tutti, pur mantenendo le caratteristiche originarie di parco storico. Adulti e bambini, disabili, anziani e stranieri: tutti possono visitare in sicurezza e in autonomia il parco in modo gratuito tutti i sabati dalle 15:00 alle 18:00 e tutte le domeniche dalle 10:00 alle 18:00 durante i mesi tra marzo e ottobre.