Un posto di bellezza sorprendente per tanti motivi, ma soprattutto per una particolarità. Ecco il paese dei vulcani. Scopriamolo insieme.
Esistono luoghi che riescono ad affascinare ed ammaliare con paesaggi incredibili e difficilmente descrivibili a parole, ma che al contempo riescono ad essere anche terrificanti. I vulcani ad esempio si trovano in alcuni territori, talvolta attivi eppure in molti sono desiderosi di vederne almeno uno da vicino per una volta.
Il paese dei vulcani è decisamente lui
Ne abbiamo anche in Italia, eppure c’è almeno un altro luogo che è caratterizzato da una presenza vulcanica davvero incredibile. Uno di quei posti di certo non adatti per un viaggio di un weekend, ma che è perfetto per una esperienza più lunga che decisamente si riuscirà a dimenticare.
Se diciamo il paese dei vulcani ci riferiamo decisamente a lui, l’Islanda. Spesso si cade in errore pensando sia una terra immensa, in realtà le sue dimensione non sono particolarmente elevate, così come il numero di abitanti. Il motivo risiede anche nel fatto che non è semplice vivere in luoghi dove il clima è molto difficile da tollerare. Nonostante la bellezza incredibile.
Si trovano qui circa 130 vulcani, alcuni di questi attivi e che negli anni hanno regalato eruzioni i cui materiali di deposito sono poi stati recuperati in diverse zone d’Europa, come in Scozia. Come mai ci sono così tanti vulcani? Il motivo è da ricercare nella posizione in cui si trova il paese, su una dorsale che separa le placche tettoniche nordamericana e quella euroasiatica.
Recentemente si è molto parlato di una eruzione nelle vicinanze della città di Grindavik. Un evento iniziato il 18 dicembre scorso che ha regalato un vero spettacolo di magma. Niente paura però. Nonostante queste attività, recarsi in questo paese è assolutamente sicuro. Pensate che durante questo ultimo evento è rimasto aperto anche l’aeroporto, a testimonianza che non vi erano problemi per gli spostamenti in entrata o in uscita.
I vulcani più famosi
Quali sono i vulcani più celebri dell’isola? Secondo i più esperti la popolarità e dunque un maggior flusso turistico si è verificato qui quando l’impronunciabile Eyjafjallajökull ha eruttato nel 2010 e li sì, ci sono stati diversi disagi aeroportuali. Prima di allora un’eruzione così forte di questo vulcano si era verificata nel 1823. Questo vulcano è inoltre collegato al sistema di un altro, ovvero il Katla. In generale quando il primo erutta, ci si può aspettare che nell’arco di 5 anni lo faccia anche l’altro. Questo però non si è verificato a seguito dell’evento del 2010.
Altro famoso vulcano in questo territorio è Thrihnukagigur, noto per la sua inattività da più di 4000 anni, ma anche per essere l’unico al mondo che ha una camera magmatica accessibile. E difatti è uno dei più gettonati per le escursioni. Pensate che è possibile accedervi anche tramite un’ascensore.
E come non citare il vulcano Hekla, che è invece attivissimo. Il suo soprannome è “porta dell’inferno, nome guadagnatasi nel medioevo, quando le sue eruzioni erano frequentissime. Ad oggi non si possono prevedere, l’ultima si è verificata nel 26 febbraio del 2000. La porta dell’inferno è causa di diversi danni. Gli storici riportano celebri eruzioni nel 1300 e nel 1845, che provocarono numerosi morti e danni ai terreni.
