In Italia c’è un borgo famoso per avere 44 chiese. Vale la pena esplorarlo poiché sembra uscito da un dipinto fatto con gli acquarelli.
Rappresentando una vera e propria perla da scoprire, il borgo può essere esplorato in lungo e in largo e persino ammirato dal mare.
Un borgo affacciato sul mare
Non tutti conoscono il borgo famoso per le sue 44 chiese e per le sue spiagge nere. Stiamo parlando di Maratea, il borgo collocato nel Golfo di Policastro, in provincia di Potenza, in Basilicata. Il borgo, che si affaccia sul mar Tirreno, è stato inserito tra i più belli d’Italia, sin dallo scorso anno.
Le origini del borgo risalgono al Paleolitico medio, poiché le prime tracce di insediamenti stabili furono scoperte a Capo la Timpa, un promontorio dove oggi è stato costruito il porto del paese. Un villaggio, dunque, già abitato nell’età del bronzo.
Poi, nel corso dei secoli, si sono avvicendate diverse popolazioni come quella dei greci che resero il borgo di Maratea un vero e proprio punto nevralgico per i commerci, anche per gli Enotri. Poi, quando arrivarono i Romani, le ville patrizie proliferarono. Durante il Medioevo, invece, gli abitanti si spostarono verso l’alto per proteggersi dai nemici. Ciò gli permise di poter resistere, durante gli angioini, agli attacchi aragonesi.
Perché visitarlo
Il simbolo di Maratea è rappresentato dall’imponente Cristo che domina la rocca. Non mancano, però, anche tanti altri edifici suggestivi da visitare soprattutto nel centro storico. Tra questi spiccano il Palazzo Lieto e la Fontana della Sirena.
Non manca la possibilità di fare trekking, visitare borghi fantasma (ce n’è uno a 10 km) e approfittare delle acque cristalline che lambiscono spiagge di sabbia nera. Non lontano dal centro storico di Marina di Maratea c’è anche la Grotta delle Meraviglie che scende ad 8 metri di profondità e sono visitabili sia con una piccola imbarcazione che a piedi.
Le sorprese di Maratea, però, non finiscono qui poiché, a un’ora di auto è possibile raggiungere il Parco Nazionale del Pollino dove flora e fauna proliferano indisturbati.
Impossibile non nominare le 44 chiese sparse su tutto il territorio. L’arte sacra è coadiuvata anche dalla presenza di monasteri e cappelle in cui ci si può imbattere in qualsiasi vicolo e anfratto sia del borgo che dei luoghi vicini. Una bellezza imperdibile da segnare in agenda se ci si dovesse trovare in Basilicata.