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Il lago Baikal, in Russia, è un affascinante specchio d’acqua dolce che giace in Siberia tra sponde rocciose e campagne immense che si perdono a vista d’occhio, delimitato dal profilo dei monti della penisola Svyatoy. Questo immenso lago immerso nella Russia asiatica al confine con la Mongolia può vantare molti primati: è il più profondo del mondo, arrivando a toccare i 1637 metri, ma anche il più antico, essendosi formato 25 milioni di anni fa, ed il più puro; grazie a tutte questa caratteristiche, ma soprattutto alla sua bellezza, il lago di Baikal fa parte delle Sette meraviglie della Russia ed è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO DAL 1996. Ma in questo strabiliante ecosistema, uno dei più amati dai naturalisti, non finiscono qui: all’interno del lago vive infatti la foca Nerpa, ovvero l’unica foca d’acqua dolce al mondo (il cui nome scientifico è Phoca siberica) che, dopo essere stata cacciata per secoli, oggi è una specie protetta.
Ma la simpatica foca Nerpa, che si può facilmente osservare nei pressi dell’isola di Ushkan, al centro del bacino, non è sola: le coste del lago sono popolate da oltre 2.600 specie tra piante e animali, tra i quali si possono incontrare uccelli e orsi, mentre tra le acque nuotano 52 specie di pesci tra cui il pregiato pesce salmone noto come omul, famoso per il celebre caviale; stando alle credenze dei nativi siberiani inoltre, i fondali del lago sono popolati da demoni maligni pronti a rubare le anime dei pescatori sorpresi dalle tempeste. Ma questa non è l’unica leggenda legata al lago di Baikal: per i nativi esso non è soltanto un bacino lacustre, ma un mago e un guaritore da trattare con rispetto, che usano chiamare Il Mare o Il Vecchio Uomo. Ed è così che gli sciamani si adoperano a praticare riti propiziatori per ingraziarsi il volere di questa sorta di entità superiore, e far sì che la pesca sia abbondante e il vento,qui chiamato sarma, non soffi troppo impetuosamente (visto che qui può arrivare ad una velocità di 150 chilometri all’ora). Ma gli sciamani non sono gli unici uomini religiosi che si incontrano ai confini di questo lago, che oltre ad uno spettacolo della natura è anche un misterioso luogo pregno di misticismo e religione mescolati con le leggende: oltre allo sciamanesimo tibetano infatti, qui sono presenti anche il buddismo e il cristianesimo ortodosso.
La primavera è forse la stagione in cui il lago Baikal sprigiona al meglio tutta la sua bellezza: intorno al marzo di ogni anno infatti l’immensa distesa ghiacciata che ha ricoperto il bacino per tutto l’inverno inizia a creparsi, e nelle settimane successive si divide in enormi lastroni di ghiaccio che cambiano totalmente la fisionomia dal paesaggio, stagliandosi sulle campagne e catene montuose circostanti come un’opera d’arte ogni anno diversa, il cui fascino attira non solo i ricercatori, ma anche molti turisti. Il lago Baikal bagna Parco Nazionale Zabaikalski, un selvaggio paradiso naturale fatto di boschi, distese di sabbia e taiga, che si può raggiungere con un traghetto che attraversa il bacino partendo dal villaggio di Ust Barguzin: una volta arrivati è possibile effettuare delle escursioni e magari pernottare all’interno del parco per vivere appieno questa terra così magica ed incontaminata. Se siete amanti della natura e queste terre fredde ma affascinanti vi incuriosiscono, come alternativa all’aereo, per arrivarci potete scegliere la Transiberiana, la linea ferroviaria più lunga del mondo il cui percorso è da poco è disponibile su Google Maps, per avere un’anteprima virtuale del fantastico viaggio che vi aspetta.