Il canyon italiano Patrimonio dell’Unesco, ti sembrerà di fare un viaggio nel tempo

Vuoi viaggiare nel tempo alla scoperta di un luogo naturale meraviglioso? Ecco il canyon italiano patrimonio UNESCO, sapete dove si trova?

Canyon italiano Patrimonio
Canyon italiano Patrimonio – viaggi.nanopress.it

Una meta molto popolare per gli appassionati di geologia, escursionisti e amanti della natura. Ideale da visitare anche in questo periodo, complici le temperature in rialzo, ma ancora non troppo torride.

Rimarrete conquistati dalla bellezza mozzafiato di questo luogo, che affascina i visitatori e considerato di grande importanza scientifica da studiosi di tutto il mondo. Non a caso è considerato una testimonianza straordinaria dell’evoluzione geologica del pianeta. Sapete dove ci troviamo?

Il canyon italiano patrimonio dell’UNESCO

Per scoprire questo luogo incantato dobbiamo recarci fin nelle Dolomiti dell’Alto Adige. Qui, tra i paesini di Aldino e Redagno, in provincia di Bolzano, si trova il canyon italiano che è anche Patrimonio dell’UNESCO. Niente altro che una gola preistorica profondissima.

Si chiama Canyon del Bletterbach. Molti lo chiamano anche “Canyon della Terra Rossa”. Si tratta di una spettacolare formazione geologica situata del nord-est dell’Italia. Considerato uno dei migliori esempi al mondo di canyon geologico, offre una visione unica e dettagliata della storia della Terra.

A rendere il Bletterbach così speciale è la stratificazione dei suoi depositi sedimentari. Le rocce che compongono il canyon sono infatti caratterizzate da diverse sfumature di colore, che variano dal giallo al bianco, passando per il rosso ed il marrone. Queste diverse tonalità  altro non sono che il risultato dei diversi materiali che si sono depositati durante le numerose ere geologiche. Questa peculiarità fa sì che il Bletterbach venga considerato una vera e propria “libreria” geologica vivente, dove gli scienziati possono studiare i diversi strati rocciosi per comprendere meglio l’evoluzione della Terra nel corso dei millenni.

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Il canyon Patrimonio Unesco – viaggi.nanopress.it

All’interno inoltre vi si rintracciano una serie di affioramenti rocciosi impressionanti che mostrano tracce fossili di piante, insetti, nonché diversi altri organismi preistorici. Questi fossili sono testimonianze preziose dell’antica flora e fauna che popolavano la regione milioni di anni fa.

Attualmente rappresenta una meta molto amata e visitata sia da comuni cittadini che da appassionati di geologia. Esplorare questo luogo è un’esperienza che si rivela davvero piacevole per tutti i tipi di viaggiatori. Questo grazie anche ai diversi sentieri segnalati adeguatamente, che ne permettono una escursione sicura e che possa regalare una visione totale della sua bellezza naturale e della incredibile storia del canyon.

Alla scoperta della bellezza del Canyon del Bletterbach

Nonostante l’incredibile patrimonio naturale, questo canyon italiano è di scoperta relativamente recente, solo pochi secoli fa. La sua lunga storia viene spiegata ai visitatori grazie alla dettagliata esposizione di 16 targhe lungo il suo percorso.

Così si viene informati dei suoi reperti, delle gallerie e anche di tutti i suoi segreti. Una particolarissima differenza con altri canyon o comunque con zone delle Alpi è il fatto che i famosi strati geologici sono ben visibili e ancora integri.

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Canyon del Bletterbach – viaggi.nanopress.it

La visita può essere affiancata da un esperto, ma è possibile avventurarsi anche da soli. Questo grazie al fatto che all’interno si trovano diversi sentieri, di intensità e durata diversa, pensati per accontentare le esigenze di tipologie diversi di visitatori. Un luogo che può essere esplorato anche in famiglia o con anziani. Pensate che potrete partecipare anche a visite guidate tematiche.

Un sentiero molto famoso inizia dalla zona indicata come malga di Lahner. Questo è il più battuto perché adatto a tutti. Per camminatori esperti c’è invece il Taubenleck, che porta anche ad una incredibile cascata proprio all’inizio della gola. Un percorso mozzafiato in più di un senso, perché perché si passa anche attraverso delle scale di ferro.

Quali sono le cose da non perdere all’interno? Sicuramente il centro visitatori di Aldino. Qui si potrà avere la migliore spiegazione dei processi di formazione rocciose del canyon. Non solo, perché si potranno osservare da vicino i reperti fossili, come piante e pesci, orme di dinosauri, conchiglie e molto altro.

C’è poi anche il fornitissimo museo Geologico di Redagno. Raggiungibile tramite navetta, spiega dettagliatamente ai visitatori come si sono formate anche le Dolomiti. Un bel tour nella storia di questa regione.

Visitare il canyon del Bletterbach

A proposito di tour, sapevate che è possibile visitare questo luogo meraviglioso anche in maniera virtuale? Tramite il sito web. E sempre sul sito web sono riportate tutte le informazioni ufficiali per programmare una visita.

Molto apprezzati sono gli itinerari pensati per famiglie: Bletterbach for kids, la visita alla gola da Redagno e molto altro. Itinerari con date già programmate e prenotabili online. Ogni giovedì di luglio e agosto a partire dalle 10:30 è possibile partecipare ad una geoescursione da Taubenleck passando per Butterloch fino alla località Gorz.

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Escursioni nel parco – viaggi.nanopress.it

Ogni venerdì di luglio e agosto sempre alle 10:30 è previsto il percorso “Pietra ed erbe selvatiche”: un’escursione guidata che illustra oltre la geologia, anche le diverse specie di erbe selvatiche evidenziando anche il loro uso quotidiano.

Particolarissimo invece l’itinerario “Pietra & Vino”, che è però fruibile su richiesta solo per gruppi. Dopo un’escursione guidata in questo Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ci si recherà in una cantina per osservare il percorso di produzione dalla vite al vino. Il tutto accompagnato da una degustazione di vini tipici.

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