Il borgo del silenzio è un luogo magico, quasi surreale, dove tutto sembra essersi cristallizzato per sempre. Poche case, nessun rumore, quasi nessun abitante e tanta natura lo caratterizzano.
La modernità ci ha portato ad abituarci costantemente ai rumori quotidiani delle città. Grandi o piccole che siano, queste suonano ormai la musica del progresso e dei tempi moderni, le cui note cambiano nome e prendono quello di clacson, rombi di motore, chiacchiericcio, pneumatici che sfrecciano sull’asfalto, tram, mercati e musica a tutto volume nelle auto.
In contrapposizione a tutto questo rumore c’è poi un piccolissimo borgo sperduto nel cuore delle Marche, un posto che è rimasto come congelato nel tempo e che ha mantenuto la sua autenticità. É il borgo del silenzio.
Elcito, il borgo del silenzio delle Marche
Nessun rumore, nussun segno del passaggio dell’essere umano se non che per quella manciata di abitazioni in pietra che se ne stanno immobili su uno sperone di roccia a circa 820 metri sul livello del mare.
Non esistono negozi, locali, ristoranti, bar, centri commerciali e hotel, e non trovano posto il traffico assordante delle città e la frenesia del mondo moderno.
A Elcito, una piccola frazione di San Severino Marche in provincia di Macerata, il tempo sembra aver congelato ogni tipo di progresso. Tutto è rimasto com’era nei tempi antichi e l’unica cosa ad essere presente è il silenzio.
Non è un caso infatti se questo posto è chiamato anche borgo del silenzio o Tibet delle Marche. In questo angolo di mondo dell’entroterra marchigiano che pare dimenticato da Dio, la sua presenza invece sembra essere più forte che mai.
La natura qui prende il posto di ogni tipo di artificio umano e, una volta ritrovatisi tra le sue viuzze, gli unici suoni che si potranno sentire saranno quello del vento, del fruscio delle foglie, del canto degli uccelli e del ronzio degli insetti.
Sembra poco quello che ha da offrire questo borghetto, e invece ha tutto ciò che serve per vivere in pace e in armonia con tutto ciò che ci circonda.
Un luogo dove connettersi con il mondo
Ad Elcito non ci sono più residenti fissi, ma solo una dozzina di persone che di tanto in tanto tornano nel loro posto del cuore che hanno dovuto lasciare ognuno per motivi differenti. Un tempo qui vivevano circa 130 persone, oggi invece per le strade si trovano più gattini che esseri umani.
Chiunque arriva qui deve essere pronto a fare un salto nel passato, un passato dove non esiste la connessione internet, ma solo quella con la natura, un passato dove non esistono altri modi per passare il tempo se non quello di ammirare la bellezza che ci circonda.
In un mondo dove tutto avviene sul web, incontri compresi, c’è bisogno più che mai di posti come Elcito dove venire a disintossicarsi dalla modernità, dove venire a farsi un bagno di autenticità ed essenzialità, dove riallacciare rapporti genuini con le poche persone che si incontrano, ritrovare sé stessi e restaurare quel rapporto ancestrale ormai perduto quasi del tutto con il mondo naturale.
Un borgo dove non c’è nulla, ma c’è tutto
Nonostante non ci siano attrazioni da visitare, vale la pena arrivare in cima e trascorrere del tempo nel borgo del silenzio.
Camminare per le casette in pietra, lungo strade talmente piccole da non permettere l’accesso a nessun mezzo che non siano i nostri piedi, ammirare il paesaggio bellissimo della vallata circostante, sono tutte esperienze che nella loro semplicità valgono tutto il viaggio.
Nel borgo del silenzio il tempo scorre lento, così come il passare delle stagioni. L’estate regala a questo paesino un’aria piacevolmente fresca e pulita che fa venir voglia di respirare a pieni polmoni; la primavera lo avvolge tra i mille colori della rinascita; l’autunno gli dona invece quel fascino malinconico tipico della stagione; e infine l’inverno, che con il suo manto bianco ricopre ogni cosa rendendola magica.
Insomma, Elcito è uno di quei posti di cui avremo sempre bisogno per ritrovare la nostra pace e la serenità, uno di quei luoghi che vanno visitati in tutte le stagioni e che nemmeno lo scorrere del tempo sembra riuscire a mutare. Per fortuna.
