C’è una moda che si sta diffondendo a macchia d’olio: quella del Guerrilla Gardening a Milano, ma anche a Torino e in altre città italiane. Di cosa si tratta? Semplice: mai sentito parlare di giardinaggio libero d’assalto?
Sembra strano parlare di verde in una città come Milano, dove purtroppo il cemento la fa da padrone: eppure, è proprio per questo motivo che è nato il movimento di Guerrilla Gardening, che punta a recuperare le aree verdi dismesse che la maggior parte della gente non nota nemmeno o sottovaluta, tuttosotto il segno dell’amore per l’ambiente, quello urbano incluso.
Non parliamo solo di parchi: ma anche di aiuole, vasi e piccoli spazi che vengono riqualificati attraverso atti dimostrativi, cioè gli ‘attacchi verdi’: perchè si sa, in guerra c’è bisogno di combattere!
Tanto per cominciare, diciamo che il Guerrilla Gardening è un gruppo aperto a tutti: chiaramente, è meglio essere appassionati di verde per decidere di parteciparvi, quindi se siete solo in cerca di adrenalina ed emozioni forse è meglio se vi rivolgete altrove.
La nascita dei primi gruppi ambientalisti di Guerrilla Gardening è iniziata circa 40 anni fa a New York, quando gruppi di appassionati iniziarono a fare incursioni verdi per ripristinare orti, giardini e mini aiuole. Dalla Grande Mela, il movimento si è poi diffuso in tutto il mondo, arrivando anche in Italia, dove è nato a Milano.
Solitamente si agisce di notte, piantando semi, fiori e alberelli nelle zone che si vuole riqualificare: alcuni lo chiamano anche ‘giardinaggio politico’, visto che si agisce di soppiatto e senza passare per il classico iter burocratico.
Se volete saperne di più, conoscere gli scopi e le modalità organizzative, consultate il sito del Guerrilla Gardening: scoprirete così un nuovo mondo di appassionati di giardinaggio.