Girolio d’Italia 2011: dalla Sardegna al Veneto fino al 18 dicembre

Girolio d'Italia 2011
Girolio d'Italia 2011

Il Girolio d’Italia 2011 è partito lo scorso 15 ottobre dalla Sicilia e, fino al 18 dicembre, girerà tutto lo Stivale, passando per Sardegna, Veneto, Abruzzo, Toscana, Lazio, Basilicata, Marche, Campania, Friuli, Liguria, Emilia Romagna, Puglia, Umbria, Molise, Calabria e Trentino.
Insomma, un vero e proprio tour, anzi una staffetta, che porterà per tutta Italia la cultura olivicola tipica del nostro Paese. Non a caso, il tour cade proprio nell’anno delle celebrazioni dell’Unità d’Italia, quindi via libera a ogni progetto che possa promuovere una delle produzioni agricole più importanti d’Italia, quella dell’olio extravergine d’oliva, delizia del palato e vanto dell’enogastronomia locale.
A mettere in moto il Girolio d’Italia 2011 è stata l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, che ha predisposto 17 tappe, dal nord al sud, nelle regioni accomunate dalla produzione del prezioso olio.

Il Girolio d’Italia 2011 ha già fatto tre tappe, ma se non volete perdervi le prossime ecco qui il calendario degli appuntamenti con l’olio extravergine d’oliva:
 

  • 5 novembre: Rapolla (Pz), Basilicata
  • 12 novembre: Cartoceto (Pu) e Monte San Vito (An), Marche
  • 13 novembre: Salerno, Campania
  • 19 novembre: Trieste, Friuli Venezia Giulia
  • 20 novembre: Imperia, Liguria
  • 26 novembre, Cagliari, Sardegna
  • 27 novembre: Brisighella (Ra), Emilia Romagna
  • 3 dicembre: Pescara, Abruzzo
  • 4 dicembre: Andria (Bat), Puglia
  • 8 dicembre: Spello (Pg), Umbria
  • 10 dicembre: Campobasso, Molise
  • 11 dicembre: Cavaion Veronese (Vr), Veneto
  • 17 dicembre: Cosenza, Calabria
  • 18 dicembre: Arco (Tn), Trentino Alto Adige

In ogni tappa, ci saranno prodotti tipici da degustare e acquistare, convegni, mercatini ed eventi: gli assessori all’agricoltura di ogni regione verrà invitato a firmare la pergamena realizzata in esclusiva per il Girolio d’Italia 2011 dall’artista Ro Marcenaro. Inoltre, per suggellare l’importanza della coltivazione locale, ogni città farà dono a quella successiva di una pianta di ulivo locale.

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