[galleria id=”7461″]
Siete degli inguaribili amanti dei gatti? Il vostro desiderio più intimo è quello di vivere in un posto incantato circondati da migliaia di questi piccoli felini, sempre pronti a farsi accarezzare? Ebbene, questo luogo immaginario esiste, si trova in Giappone, si chiama Tashirojima, ed è la cosiddetta l’isola dei gatti, dove questi ultimi sono più numerosi degli abitanti stessi!
Tashirojima è una piccola isola oggi abitata per lo più da pescatori (si contano circa 100 abitanti), mentre i gatti se ne contano a migliaia, di ogni razza e colore.
Furono introdotti sull’isola già dai tempi antichi del periodo Edo (1603-1868), quando su questo piccolo stralcio di terra emerso dal mare si produceva della raffinatissima seta.
I preziosi bachi da seta erano messi in pericolo dalla massiccia presenza di topi, che causavano costantemente ingenti danni alla produzione. Nel tentativo di arginare il problema, gli abitanti di Tashirojima decisero di introdurre i gatti sull’isola, così che potessero tenere il più lontano possibile i roditori.
L’introduzione dei piccoli felini, portò anche ad un incremento della popolazione: i pescatori infatti, decisero di trasferirsi sull’isola perché, osservando il comportamento dei gatti, erano in grado di prevedere l’arrivo delle tempeste.
E così il passo fu breve: i gatti si trasformarono in un vero e proprio portafortuna per gli abitanti dell’isola, che cominciarono non solo ad accudirli, ma addirittura a venerarli.
La leggenda
La leggenda racconta che un giorno, un pescatore, mentre raccoglieva dei sassi per la propria rete, ne fece cadere uno, questo rotolò giù per un pendio andando a ferire un gatto, che sfortunatamente morì all’istante. Il pescatore, rammaricato dall’accaduto, decise di seppellire l’animale e costruire un piccolo santuario, affinché lo spirito defunto potesse vegliare su tutti i gatti dell’isola. Da quel giorno, in occasione della morte di altre piccole creature pelose, vennero costruiti nuovi santuari alla loro memoria. Col passare del tempo, gli abitanti iniziarono anche a fabbricare delle vere e proprio casette a forma di gatto, con tanto di orecchie, e alcune statue a loro dedicate. Ormai Tashirojima era diventata a tutti gli effetti l’isola dei gatti, e questi ultimi sembravano averlo capito: iniziarono a prendere confidenza con gli esseri umani e ad avvicinarvisi facendo le fusa.
Oggi, a Tashirojima è normale passeggiare ed essere accompagnati da tanti gatti affettuosi, disposti a scortare i visitatori lungo il cammino e ad offrire loro tanto caldo affetto.