Si può ritornare a viaggiare in Giappone: la Farnesina ha tolto lo sconsiglio su alcune aree dell’isola pesantemente colpita da un terremoto, da uno tsunami e ora in stato d’allerta per le eventuali radiazioni della centrale nucleare di Fukushima.
A detta della Farnesina, le città di Tokyo, Osaka e tutto il centro-sud del Giappone non presentano situazioni di rischio: l’allarme rimane ancora alto nelle zone circostanti la centrale nucleare, soprattutto perchè non si sa ancora con certezza quali saranno le conseguenze del terremoto sugli impianti di fusione e, di conseguenza, sul territorio e sulla popolazione lì residente.
Nel resto del Giappone, invece, la situazione è tornata completamente alla normalità, senza presentare tracce di rischi per gli abitanti nè per gli eventuali turisti.
Il terremoto in Giappone ha spostato di 4 metri le coste dell’isola: basta questo dettaglio per rendersi conto della portata devastante di una calamità naturale di questo genere sul Giappone, che per quanto organizzato, rimane sempre un’isola a forte sismicità.
Le autorità giapponesi hanno evacuato la popolazione nel raggio di 20 km intorno alla centrale nucleare di Fukushima, ma il consiglio delle stesse autorità, per escludere ogni fattore di rischio, è quello di non avvicinarsi all’edificio oltre i 30 km. Il governo statunitense, addirittura, ha esteso l’area di rischio fino a 80 km dalla centrale e questa raccomandazione vale anche per i cittadini italiani che si trovassero in zona.
Resta comunque valido il consiglio della Farnesina di non intraprendere viaggi nel nord-est del Paese, a meno che strettamente necessari: potete monitorare la situazione sul sito dell’Ambasciata Italiana a Tokyo.