Uno dei monumenti più antichi e ricchi di storia della città eterna. Oggi scopriamo il passaggio sotterraneo di Fontana di Trevi, che porta ad un luogo magnifico.
Opera monumentale ammirata ogni giorno da residenti e turisti, la fontana più imponente e bella della capitale. Fontana di Trevi è una delle attrazioni più rappresentative di Roma, custode fin dalla sua costruzione di antiche storie e tradizioni. La bellezza di questo monumento antichissimo è sotto gli occhi di tutti, oggi invece parliamo del passaggio al di sotto della Fontana, un luogo che in pochi conoscono.
Il passaggio sotterraneo di Fontana di Trevi, ecco dove si trova
Prima di addentrarci in questo luogo misterioso, bene dare alcuni cenni storici su una delle opere vanto della città. La sua storia si intreccia con quella dell’acquedotto dell’Acqua Vergine, sesto degli undici acquedotti costruiti da Marco Agrippa.
Era questo acquedotto a rifornire di acqua la Fontana arrivando fino a Campo Marzio. La costruzione della vera e propria Fontana di Trevi avverrà a partire dal 1732 per volere di Papa Clemente XII e grazie al lavoro di Nicola Salvi, Giuseppe Pannini ed infine Pietro Bracci.
Negli anni la struttura è stata sottoposta a vari restauri, anche recentemente. La costruzione è imponente e dedicata al tema del mare. Al centro del monumento è visibile la statua di Oceano, mentre il resto delle statue decorative sono allegorie simboleggianti la fertilità dei campi, la salubrità, l’abbondanza dei frutti.
Quello che non in molti sanno però è che al di sotto di questa imponente fonte si cela un passaggio sotterraneo di scoperta molto recente. Si chiama Vicus Caprarius ed è anche visitabile.
Vicus Caprarius, la città sotterranea
Scoperta recente nel senso che nemmeno chi si è occupato dei lavori di costruzione dall’inizio si accorse di cosa si trovava al di sotto. Emerso solo tra il 1999 ed il 2001 in occasione dei lavori di ristrutturazione del Cinema Trevi.
Vicus Caprarius o anche città dell’acqua, è un’area archeologica sotterranea di ben 350 mq, che comprende l’area da Via San Vincenzo a Vicolo del Puttarello. Il nome città dell’acqua fa riferimento ovviamente alla zona di rinvenimento, quella sottostante alla celebre fontana.
In sostanza si tratta di una antica domus imperiale comprensiva dei canali che trasportavano l’acqua dall’Acquedotto Vergine.
A quanto pare secondo i rilievi in quest’area nel tempo si sono succedute costruzioni diverse. L’imponenza di quanto rilevato costrinse la Sovrintendenza a modificare i progetti iniziali, che dovevano portare alla realizzazione di un ristorante. A modificare il progetto fu proprio il Gruppo Cremonini che avrebbe dovuto stabilire in questa zona il punto ristorazione, finanziando la campagna di scavo e successivamente la nascita di questo complesso museale.
Visitare la città dell’acqua di Fontana di Trevi
Oggi Vicus Caprarius è aperto al pubblico dopo le imponenti opere di restauro. Terminati i lavori nel 2001, l’area è visitabile dal 2004, mentre nel 2006 lo spazio si è ulteriormente arricchito di due spazi espositivi contenente quanto rinvenuto durante gli scavi, principalmente dei busti di statue e monete risalenti al IV forse V secolo.
Questa zona viene comunemente chiamata Antiquarium. Visitare la città dell’acqua è naturalmente possibile previa prenotazione sul sito ufficiale. L’ingresso è da Vicolo del Puttarello ed il biglietto comprende anche l’audioguida. C’è la possibilità di usufruire anche di visite guidate.
Passaggi segreti e leggende
Quello di Vicus Caprarius però non è l’unico dei segreti e tradizioni legate alla Fontana. Se parliamo di passaggi segreti, un altro è quello che si trova a due passi da Fontana di Trevi e collega Via Marco Minghetti con Vicolo Sciarra e Piazza dell’Oratorio.
Si chiama Galleria Sciarra ed è un passaggio pedonale in stile liberty, realizzato da Giuseppe Cellini. Si può attraversare tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:30 ed è un piccolo tesoro nascosto vicinissimo a questo imponente monumento.
La tradizione più antica e famosa legata invece a questa fonte d’acqua è quella del lancio della monetina. La leggenda narra che dando le spalle alla fontana e tirando nell’acqua ad occhi chiusi una moneta, ci si augura di tornare a Roma al più presto. Sul fondo della fontana sono infatti visibili tutte le monete che ogni giorni i turisti lanciano come buon auspicio.