Un fondo di garanzia per i viaggiatori truffati: ecco la nuova proposta della Farnesina, sulla base della considerazioni relative al turismo in Italia. Come si finanzierà il fondo? Tassando i viaggiatori.
E’ scattata per l’ennesima volta una proposta da parte della Farnesina: una manovra urgente per la creazione di un fondo nazionale di garanzia per i viaggiatori truffati.
La proposta di legge è stat presentata più volte su iniziativa del Ministero degli Esteri e vorrebbe garantire un’efficace assistenza dei turisti, anche a fronte dei fallimenti che continuano a verificarsi nel campo di tour operator e vettori aerei.
Dopo i controlli dell’Antitrust sui viaggi low cost online, non sono cessate situazioni incresciose a danno dei viaggiatori, ma se l’istituzione di un fondo nazionale di garanzia per i turisti sembra necessaria quanto urgente, ci si interroga sulla modalità di sovvenzionamento del fondo.
Ultimo il caso dell’agenzia I Viaggi del Ventaglio, per cui è stato dichiarato il fallimento. Al momento la Farnesina precisa che non sono giunte specifiche richieste di assistenza.
Sembra verrà previsto il versamento di un contributo minimo, intorno ai 50 centesimi, a carico di ciascun viaggiatore all’atto di acquisto di un pacchetto turistico.
Se 50 centesimi appaiono una cifra decisamente irrisoria, lascia altrettanto perplessi l’idea di tassare i turisti per prevenire i possibili danni da parte delle agenzie viaggi.