Eruzione dei prezzi negli alberghi di tutta Europa a seguito dei disagi provocati dalle ceneri emesse dal vulcano islandese. Fino a qualche settimana fa, Eyjafjallajökull, sornione gigante delle terre di Islanda, apparteneva soltanto alle pagine colorate degli atlanti. Dal nome impronunciabile, si è guadagnato in pochi giorni i cieli europei e le pagine della cronaca internazionale fino ad entrare, letteralmente, nelle tasche dei cittadini.
Le ceneri emesse dal vulcano, con un velocissimo effetto domino, hanno fatto lievitare, tra gli altri, i prezzi di hotel e strutture recettive prossime agli aeroporti chiusi. Eyjafjallajökull ha lasciato un conto salatissimo da pagare soprattutto a chi, nell’attesa della riapertura del traffico aereo, è dovuto ricorrere ad un camera d’albergo. L’indice dei prezzi alberghieri calcolato da Trivago.it ha misurato, infatti, aumenti fino al 64% nelle maggiori capitali europee colpite dalla nube. Milano, ad esempio, è la prima della lista: disporre di una camera doppia nella capitale lombarda è costato 231 €, quasi il doppio rispetto allo prezzo offerto nello stesso periodo stagionale. Seguono Londra e Berlino con un aumento del 50% con camere da 158 € a notte. Amsterdam e Barcellona, leggermente più caute, proponevano sistemazioni rincarate del 28% , più economiche certo di Parigi e Madrid, dove le offerte si limitavano a 202€ a notte. Chiudono la lista dei rincari Roma e Dublino, più benevole con i portafogli, con prezzi maggiorati solo del 14%. Tornato il sereno non ci resta che aspettare il ritorno dei cari prezzi stagionali.