Emersa una nuova specie in mare di oltre 66 milioni di anni fa: non si era mai vista

Specie di 66 milioni di anni fa riemerge da un sito archeologico del Marocco. Si tratta di un essere vivente che non si pensava avesse mai vissuto in Africa. Ecco di che cosa si tratta.

nuova specie di 66 milioni di anni fa
Emersa una nuova specie in mare di oltre 66 milioni di anni fa – viaggi.nanopress.it

Il mondo della scienza è a dir poco straordinario. Quando tutto sembra essere già stato spiegato ecco riaffiorare in superficie nuovi reperti che stravolgono di nuovo la storia.

È questo il caso di un fossile sbucato fuori dalle terre marocchine che ha lasciato a bocca aperta un ricercatore che si trovava proprio in Marocco.

Trovata specie di 66 milioni di anni fa in Marocco

66 milioni di anni. Un numero inimmaginabile e difficile da concepire che ha lasciato di stucco il ricercatore e paleontologo David Martill. É proprio questa l’età da attribuire a una specie di storione rimasta fossilizzata in un pezzo di roccia.

La scoperta è avvenuta per puro caso. Lo scienziato e professore dell’Università di Portsmouth si trovava per un viaggio di piacere in Marocco. Nonostante avesse deciso di lasciare a casa il lavoro, ha comunque organizzato una gita in uno dei siti archeologici più famosi del Paese. Ed è qui che ha ritrovato un frammento di roccia con all’interno placche ossee.

Trovata specie di 66 milioni di anni fa
Trovata specie di 66 milioni di anni fa – viaggi.nanopress.it

Martill si è sin da subito reso conto di trovarsi di fronte a qualcosa di insolito. Ha notato immediatamente qualcosa che rendeva quel pezzo diverso da tutti gli altri. Spinto da questa sua sensazione, il ricercatore ha quindi voluto occuparsi in maniera più approfondita di quel ritrovamento, analizzandolo e studiandolo nei minimi dettagli.

Ciò che ne è venuto fuori è sostanzialmente che il paleontologo aveva avuto ragione. Quel pezzo raccontava una storia del tutto unica e differente da tutti gli altri reperti.

Gli studi per approfondire il reperto

Il ricercatore ha condotto diversi studi prima di arrivare al risultato finale che aveva in un primo momento solo ipotizzato. Le analisi chimiche avevano confermato l’antichità del pezzo, ma tutte le altre informazioni sembravano essere difficili da reperire.

Per facilitare il lavoro quindi il paleontologo ha pensato bene di confrontare il reperto con altri ritrovamenti simili provenienti da altre parti del mondo. Così facendo si sarebbe reso conto della specie ittica alla quale apparteneva il fossile e sarebbe potuto risalire alla sua origine.

storione
storione – viaggi.nanopress.it

Il confronto ha avuto i risultati sperati e dopo pochi giorni Martill è arrivato alla conclusione. Il reperto che aveva tra le mani era un fossile di storione, una specie di pesce che fino a quel momento si pensava non fosse mai esistita in Africa.

Il pensiero comune, infatti, era quello che questo pesce potesse sopravvivere solo in acque fresche e quindi nell’emisfero nord del mondo. Non è un caso se ritrovamenti simili erano fino a quel momento stati individuati in Nord America, Asia ed Europa.

L’importanza della scoperta

La scoperta farà adesso prendere una strada diversa agli studi sull’evoluzione di questa classe di pesci. Il fossile è infatti il primo del suo genere a essere apparso in Africa dimostrando che, a differenza di quanto si pensava, questo animale era molto diffuso anche nell’emisfero meridionale.

L’esito delle ricerche sulla scoperta è stato pubblicato lo scorso 30 marzo 2023 in un articolo sulla rivista Cretaceous Research e il mondo della scienza sta continuando a lavorare per vederci più chiaro.

Intanto il fossile, ritrovato in un sito di scavo al Plateau des Phosphates, è esposto in una collezione all’interno della Facoltà di Scienze dell’Università Hassan II di Ain Chock.

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