“Ecco quanto guadagno” il lavoratore italiano, part-time, in Giappone svela i suoi guadagni. Tutto quanto viene spiegato, relativamente al lavorare in Giappone, dal nostro concittadino e la paga oraria del lavoro part-time, nel Paese del Sol Levante, è quanto proprio non ti aspetti.
Il Giappone è, senza ombra di dubbio, una delle terre più affascinanti al mondo. Il Paese ha una storia ricca ed antica che si riflette sulla sua cultura, nelle sue tradizioni e nella sua architettura. Il Paese è in grado di bilanciare in maniera certosina ed affascinante la modernità con la tradizione.
“Ecco quanto guadagno” la confessione di un lavoratore in Giappone
Ricco di grandi città dall’anima futuristica con imponenti grattacieli, luci al neon e tecnologie all’avanguardia, il Giappone è pregno di un’atmosfera di modernità ed efficienza. La tecnologia avanzata è ovunque, i trasporti pubblici sono incredibilmente efficienti e comodi. Nonostante questo aspetto moderno, però, il Giappone è in grado di mantenere un forte legame con il suo passato, la sua cultura e le sue tradizioni.
Il Paese del Sol Levante, insomma, pur essendo radicato nel futuro con delle metropoli vive ed innovative, con una delle tecnologie più avanzate del pianeta, riesce a coniugare perfettamente, ad intrecciare, questa sua modernità con tradizioni millenarie. Come è, però, effettivamente vivere in Giappone? “Ecco quanto guadagno” svelato da una persona trasferitasi nel Paese.
Chi dall’Italia ha deciso di vivere in Giappone, spesso, pubblica video attraverso i social, proprio per spiegare com’è in realtà vivere in Giappone. Lo abbiamo detto, del resto, in questo Paese le differenze con il mondo occidentale negli usi, nei costumi e, soprattutto, nella mentalità sono molto accese. Basti pensare, parlando di lavoro, che gli avvisi dei negozi giapponesi affissi fuori dagli stessi con i quali si ricerca personale, contengono già tutte le informazioni necessarie.
Il negozio non ha problemi ad esporre pubblicamente quali sono gli orari di lavoro e quale sia la paga oraria relativa. Dobbiamo ammettere che in Italia non si riuscirà mai a vedere una cosa del genere, almeno fino ad ora non si è mai vista una cosa così. Per quanto riguarda l’esempio in questione, raccontato dal connazionale, su quanto lavora un dipendente part-time in Giappone, il cartello preso in considerazione è quello esposto fuori da un konbini.
Lavorare part-time nel konbini
I konbini sono delle catene di negozi, l’anima nascosta del Giappone, una sorta di supermercati sempre aperti 24 ore su 24 nei quali trovare veramente di tutto. Sull’annuncio fuori dal konbini vengono riportate le fasce orarie in cui è richiesto il lavoro part-time. La giornata lavorativa è divisa in quattro fasce tre giornaliere ed una notturna. Durante il giorno (si parte alle 8) le fasce sono di 5 ore lavorative.
Per quanto riguarda la notte, invece, c’è una sola fascia oraria che va dalle 22:00 alle 8:00. La paga per questi lavoratori part-time durante il giorno è di 760 yen che diventano 1.300 per chi lavora di notte. Lo yen, ovviamente è la moneta giapponese, facendo un rapido calcolo, si può stabilire come la paga oraria sia intorno agli 8 euro. C’è da sottolineare, però, subito come la tassazione dello stipendio in Giappone siamo molto differente da quella italiana.
I lavori part-time, i lavoretti, in Giappone, poi sono quelli che di solito fanno gli studenti per impegnare il proprio tempo libero quando sono fuori da scuola. Anche le casalinghe ed i pensionati possono ricorrere a lavoretti part-time. Si tratta, dunque, di lavori fatti per arrotondare che non hanno nemmeno dei veri e propri obblighi. C’è da dire, in particolare, poi, che l’annuncio in questione era in una piccola città e non in una delle grandi metropoli del Paese