Il mezzo di trasporto più comodo e rapido per spostarsi nelle grandi città. La metro è sicuramente quello più utilizzato ogni giorno da molti di noi. Sapete quale regione possiede la stazione metropolitana più bella? Ve lo diciamo noi.
Frequenza delle corse, velocità, quantità di fermate. Prendere la metro per spostarsi in città, soprattutto in quelle più grandi è un gesto abituale per moltissime persone ogni giorno, che non rinuncerebbero alla sua comodità in cambio di uno spostamento in macchina. La prima metropolitana fu quella di Londra, e nel resto del mondo ce ne se sono moltissime note anche per cura, ordine, bellezza. E in Italia? Una in particolare è la più bella in assoluto.
La stazione metropolitana più bella d’Italia
Così particolare da essersi aggiudicata nel 2013 il premio come “Public building of the year”.
Si trova a Napoli la stazione metropolitana più bella d’Italia. In molti sono concordi nell’indicare la fermata Toledo come tappa imprescindibile durante una vacanza nella bella città campana.
Un luogo che lascia ad occhi aperti come una vera e propria opera d’arte. Non è un caso dunque se il The Daily Telegraph l’ha incoronata addirittura come stazione più bella in Europa e nel resto del Mondo.
Inaugurata nel settembre 2012, collega la vicina Piazza Carità con i celebri quartieri spagnoli.
L’opera visionaria di Óscar Tusquets Blanca
La sensazione di trovarsi praticamente all’interno di un’opera d’arte, di un enorme mosaico oseremmo dire, è merito dell’architetto che l’ha progettata.
Óscar Tusquets Blanca è un professionista spagnolo. Chiamato ad occuparsi di questa ‘stazione dell’arte’ ha dichiarato di essersi ispirato alle profondità del mare.
Un progetto grandioso che si dipana in quindici fermate della stazione napoletana, questo sono Le ‘stazioni dell’arte’, tutte improntate alla valorizzazione del territorio urbano attraverso l’arte.
Tusquets Blanca in particolare si è concentrato sul comunicare sfruttando due temi: luce ed acqua.
Toledo, all’interno della stazione metropolitana più bella d’Italia
Entrando nella stazione metropolitana la prima cosa che colpisce è l’incredibile lavoro dell’artista William Kentridge. Sono suoi i mosaici che campeggiano all’interno di Toledo, entrambi realizzati da Costantino Aureliano Buccolieri.
Il primo si chiama Ferrovia Centrale per la città di Napoli ed è tra i due sicuramente il più cupo: si nota una lunga processione guidata dal santo patrono di Napoli, San Gennaro.
Il secondo mosaico si intitola Bonifica dei quartieri bassi di Napoli in relazione alla ferrovia metropolitana. Qui l’ispirazione è stata il progetto per la metropolitana ad opera dell’architetto ed urbanista britannico Lamont Young. Particolarissimo, poiché riproduce una scena di vita quotidiana che sembra contestualmente raccontare la storia della città.
Non solo mosaici, perché proseguendo sulle pareti una serie di foto che omaggiano gli operai che hanno permesso la realizzazione della fermata. Il pannello Si chiama Men at work ed è opera di Achille Cevoli.
Il “Crater de Luz”
Insomma è chiaro che nel realizzare il progetto, Tusquets Blanca si sia servito del genio visionario di moltissimi artisti.
Una menzione è d’obbligo in questo caso per il Crater de Luz, un ambiente sotterraneo in cui a farla da padrone è questo gigantesco cono ovale di luce che attraversa tutta la stazione. Il Crater è progettato con l’utilizzo di circa 140 led che creano meravigliosi giochi di luce. Ai lati si notano le olas, praticamente delle onde in rilievo. L’effetto finale è quello di passeggiare in una metropolitana in fondo al mare.
L’uscita Montecalvario, la più bella della stazione metropolitana
La stazione Toledo si compone di tre uscite: quella che va in direzione della via omonima, quella che porta a via Diaz e quella che porta a Piazza Montecalvario.
In particolare Montecalvario nell’ambito del progetto artistico di Tusquets Blanca è ricca di opere d’arte. Salendo e scendendo dalle scale mobili si incontra il lavoro di Lawrence Weiner e la suggestiva scritta “Molten copper poured on rim of the bay of Naples”.
Segue poi il progetto Il teatro è vita. La vita è teatro – Don’t ask where the love is gone di Shirin Neshat. Artista e regista, Neshat ha immortalato nove attori del Teatro di Napoli, che raccontano in questo modo la loro vita.
L’opera più suggestiva è probabilmente quella di Oliviero Toscani, dal nome Razza Umana. Lunghissimi pannelli pieni di foto di volti umani, che l’artista ha fotografato a Napoli e nel mondo.
Sembra evidente che visitare la stazione Toledo è come passeggiare in un ricchissimo museo. Naturalmente non c’è una fascia oraria consigliata per recarsi in visita. Se si intende fare un bel tour delle altre stazioni dell’arte della città è però consigliabile mettersi di buona lena già dal mattino presto!