Un primato indiscusso per questo angolo di paradiso. La regione più verde d’Italia è lei, sapete dove si trova? Scopriamola insieme.
In questo periodo dove si parla e a ragione moltissimo di cambiamento climatico, si sta cercando di porre l’attenzione, soprattutto nel nostro paese sul preservare l’ambiente. L’Italia è davvero molto ricca di aree verdi stupende, parchi nazionali che attirano visitatori da tutte le parti del mondo. Da nord a sud la natura è grande protagonista, ma naturalmente esistono regioni che in questo sono regine indiscusse. Una in particolare è incoronata come la più ricca di verde. Vediamo quale.
La regione più verde d’Italia, ecco qual è
Ad assegnare questo titolo è Legambiente, che ogni anno analizza e valuta le regioni d’Italia che spiccano non solo per le loro aree verdi, ma anche per i progetti che attuano in termini di preservazione dell’ambiente, crisi climatica ed anche spopolamento animale.
Lo fa assegnando delle Bandiere, quelle verdi, che premiano le migliori in questo senso e quelle nere, che si trovano diametralmente all’opposto.
Dai risultati di questo 2023, appare evidente come a farla da padrona sia la zona di montagna, l’area alpina in particolar modo. Sono diversi anni che in questi territori c’è molta più attenzione all’ambiente, attraverso la promozione di progetti che hanno molto aiutato a valorizzarli.
In totale sono 19 le bandiere verdi che sono state assegnate in queste zone. La regione più verde d’Italia ad aggiudicarsi il podio è lei, il Piemonte. Ben cinque bandiere verdi assegnate da Legambiente alla regina del green.
La seguono a ruota il Friuli-Venezia Giulia che porta a casa quattro Bandiere, poi il Veneto con tre, mentre due sono state assegnate a Lombardia e Valle d’Aosta. Infine Alto Adige, Liguria e Trentino se ne aggiudicano uno a testa.
Il Piemonte, la regione regina del green
Un primato questo, che in realtà non ci stupisce affatto. Che il Piemonte sia la regione più verde d’Italia è un meritato riconoscimento per il forte impegno che da anni mette nella promozione della sostenibilità ambientale.
Si tratta come è noto di una regione sede di diverse aree protette e parchi naturali. Qui tutto è pensato affinché vengano preservati gli habitat naturali e le specie animali e vegetali presenti nel territorio. Tra le più note riserve naturali del territorio certamente il Parco Nazionale del Gran Paradiso, ed anche il Parco Naturale del Monte San Giorgio e non ultimo il Parco Fluviale Gesso e Stura di Cuneo.
Da diversi anni ormai il Piemonte è impegnato anche nella promozione dell’utilizzo di energie rinnovabili per ridurre l’impatto ambientale. Grazie ai suoi diversi corsi d’acqua, la regione ha saputo sfruttare la produzione dell’energia idroelettrica, diventando una delle prime in Italia. E altrettanto numerosi sono stati i progetti che mirano a sfruttare ad esempio l’energia solare e diverse altre fonti rinnovabili. Un tema veramente molto caldo visto il problema pressante del cambiamento climatico.
I territori più verdi del Piemonte
A fare la differenza nell’assegnazione delle bandiere però sono stati in particolare tre comuni. Uno si trova in provincia di Torino e si chiama Balme. Qui si trova una pianura che si staglia a 1800 metri ed è la Pian della Mussa.
Si trova circondata dalle Alpi e in origine era sede di un ghiacciaio, poi trasformatosi in un lago. Al suo interno si trovavano molti minerali, come i granati, in passato grande fonte di commercio. Balme ha mantenuto negli anni inalterati i suoi paesaggi, cercando anche di ridurre l’impatto del turismo. Mossa possibile solo riducendo l’utilizzo dei mezzi di locomozione a motore ai non residenti.
C’è poi Caraglio che si trova in provincia di Cuneo. Un’area famosa anche per le sue testimonianze storiche. Sono stati rinvenuti qui negli anni reperti dell’età del ferro. Pare che la zona fosse inoltre sede di insediamenti di popolazioni ligure e celtiche. Gli studiosi vi hanno recuperato interessanti strutture architettoniche come un impianto termale e diverse abitazioni. La bandiera verde le viene assegnata per aver recuperato una zona in degrado.
E poi sempre in provincia di Cuneo, Valdieri. In questo caso a fare la differenza il recupero e la promozione del vallone del Valasco.
Una menzione va poi a due associazioni del Piemonte, l’Ecomuseo Valle Elvo e Serra Sordevolo di Biella. Legambiente le loda e premia per l’impegno nel recupero delle tradizioni montane.
