Incredibile scoperta: gli archeologi hanno rinvenuto qualcosa di eccezionale. Si tratta di un’importantissima testimonianza storica.
È uno dei siti archeologici più visitati e noti della Turchia, un luogo dove ancora oggi si può respirare la storia delle grandi civiltà che qui hanno lasciato segno del loro passaggio. Parliamo di Efeso, una delle più grandi città ioniche.
A incrementare ancora di più la sua grandezza ci pensa adesso la recente scoperta che ha permesso agli archeologi di riportare alla luce un antichissimo quartiere bizantino perfettamente conservato.
Incredibile scoperta: a Efeso riemerge un quartiere bizantino perfettamente conservato
Parte della città di Efeso può adesso finalmente avere tutti i riflettori puntati addosso. Sì, perché gli archeologi nel corso di quest’anno hanno condotto delle campagne di scavo in una zona ancora inesplorata e hanno recuperato qualcosa di a dir poco straordinario.
Tra l’agorà e il Tempio di Domiziano, gli esperti hanno individuato i resti di un antico quartiere bizantino, perduto del tutto intorno al Seicento dopo Cristo circa. Si tratta di un complesso di edifici perfettamente intatto e tra i meglio conservati, che ha dato modo di ricostruire un quadro generale più chiaro della quotidianità all’epoca greca.
La responsabile degli scavi condotti a Efeso sin dal 2009, Sabine Ladstätter, ha tuttavia affermato di aspettarsi che l’agorà potesse trovarsi nei pressi di botteghe e altri negozi.
Lo stato di conservazione così ottimale sembrerebbe essere dovuto a uno spesso strato di cenere che ha in qualche modo permesso ai resti di perdurare senza problemi allo scorrere del tempo fino ad arrivare ai giorni attuali, e di essere ritrovati dagli archeologi dell’Accademia Austriaca delle Scienze.
I risultati delle campagne di scavo nel quartiere bizantino
Fino ad oggi, le ricerche hanno permesso agli esperti di individuare vari locali adibiti a negozi o comunque all’attività commerciale. Tra questi si riconoscono: un negozio di alimentari, uno di oggettistica e souvenir per i pellegrini, una taverna e un magazzino.
Tra le mura di questi antichi edifici sono stati rinvenuti anche altri reperti tra cui:
- piatti e stoviglie;
- anfore;
- resti di cibo (come vongole, ostriche, noccioli di olive e pesche, piselli carbonizzati e mandorle);
- quattro monete d’oro create dall’imperatore Costantino I il Grande;
- più di settecento monete di rame all’interno di casse lignee;
- circa seicento piccoli oggetti in ceramica che probabilmente i pellegrini cristiani appendevano al collo.
Dagli studi il motivo per cui il quartiere sarebbe andato perduto è probabilmente un incendio, forse causato da un conflitto. A dimostrazione di ciò ci sarebbero infatti alcune lance e frecce, ma non è stata ritrovata nessuna traccia di scheletri.
Le rovine della città antica di Efeso si trovano sulla costa della Turchia che dà sul Mar Egeo. Per moltissimi secoli, questo insediamento fondato intorno al decimo secolo avanti Cristo è stato uno tra i più importanti centri portuali, politici, economici e culturali.
Uno degli eventi più noti legati alla città ha a che fare con un certo Erostrato. Costui, intorno al 365 avanti Cristo, sembrerebbe aver dato fuoco al Tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo. Perché? Solamente per diventare famoso. A quanto pare, visto la notorietà della storia, sembrerebbe esserci riuscito.