Durante degli scavi è stato rinvenuto un nuovo reperto romano. Ecco il tesoro che è riemerso dopo tanti anni.
Il passato ha sempre un modo di tornare nei luoghi dove è stato presente, e al giorno d’oggi spesso si trovano testimonianze dei tempi che furono.
Spesso, questi appaiono sotto forma di reperti che vengono scoperti durante alcuni lavori archeologici.
Trovano un nuovo reperto romano durante degli scavi archeologici
Sparsi in tutto il mondo, ci sono dei siti, chiamati archeologici, dove vengono effettuati degli scavi.
Questi scavi, hanno il compito di ritrovare reperti che possono far scoprire dei tesori appartenuti ad epoche passate.
Quando viene trovato qualcosa di interessante, viene valutato e capito se effettivamente ha qualche valenza storica e culturale.
Se questo è valido, vuol dire che si è ritrovato qualcosa che va ad arricchire le informazioni di un determinato popolo e di una determinata civiltà.
Sono tanti i reperti che nel mondo sono stati scoperti, mentre alcuni sono ancora nascosti e non sono stati ritrovati nonostante molte spedizioni.
Tra questi c’è la tomba di Cleopatra e suo marito Marco Antonio, che nonostante da anni la si sta cercando, non è mai stata trovata.
Ma questa volta, la scoperta fatta è stata rinvenuta in Italia, nei pressi di Pordenone nel Friuli Venezia Giulia.
Alcuni archeologi e studiosi, impegnati negli scavi di Ronzadel, a Budoia, un comune di circa 2.500 abitanti, hanno fatto una scoperta incredibile.
Qui, durante alcuni scavi, è stata ritrovata una testa di donna scolpita che molto probabilmente appartiene a dei riti votivi.
La Soprintendenza, ha organizzato un incontro intitolato Un territorio e la sua storia: nuove scoperte archeologiche a Budoia.
Qui, si sono analizzati tre insediamenti diversi per tipologia, cronologia, e ubicazione per far luce dell’uso della zona nei tempi passati.
Cosa è stato trovato nel sito archeologico di Ronzadel
Il sito di Ronzadel, era già noto negli anni ’60 per via di alcune scoperte molto importanti e le recenti hanno confermato che si tratta di un sito archeologico molto più esteso.
Il ritrovamento di questa testa votiva, fa pensare che in quel posto c’era un villaggio e degli abitanti o c’erano luoghi dediti alla devozione.
Negli anni passati, sempre in questo luogo sono stati ritrovati pezzi di ceramica e due particolari tegole una con l’impronta di una volpe e una con l’impronta di un cane.
Per questo motivo, dopo il ritrovamento, si è deciso di allargare l’indagine in determinati punti d’interesse.
Questo, ha dato origine ad altre scoperte tra cui un nuovo reperto romano che sembra essere una sorta di recinzione pietrificata usata come difesa.
Gli studiosi, hanno definito questo reperto come un’antica villa romana, ma le varie consultazioni hanno dato diverse interpretazioni.
Ancora oggi, non si sa bene di cosa si tratti e perché ci fosse quella recinsione e per questo verranno effettuati altri scavi.
Solo la scoperta di altri oggetti potrebbe determinare effettivamente di cosa si tratti e perché è stata ritrovata anche la testa di una statua di donna nello stesso sito archeologico.