Dove si trova la casa dove è nato Leopardi? Un luogo imperdibile

La casa dove è nato Leopardi è solo la prima tappa dell’itinerario che tocca tutti i principali luoghi cari al poeta più famoso e amato della nostra letteratura. Si trova in questo piccolo paese d’Italia.

Casa Leopardi
Casa Leopardi – viaggi.nanopress.it

Che si ami o meno la letteratura italiana, di sicuro sono moltissimi quelli che si chiedono quanto sarebbe bello conoscere per filo e per segno le città nelle quali vissero i più importanti autori della nostra storia e scoprire tutti gli ambienti dai quali presero ispirazione per le loro opere.

A questo proposito, la nostra Nazione è piena di case-museo che è possibile oggi visitare. Si tratta delle abitazioni nelle quali trascorsero la loro vita grandi letterati e che non si possono di certo perdere se ci si trova nei loro paraggi.

La casa dove è nato Leopardi a Recanati, nel cuore delle Marche

Tra gli autori più amati della letteratura mondiale di sicuro non può mancare il nome di Giacomo Leopardi. Chiunque lo ha studiato a scuola e, almeno una volta nella vita, si è potuto immedesimare nella sua malinconia, specie nel periodo dell’adolescenza.

I luoghi che hanno ispirato la sua poesia e le sue opere si trovano in Italia in un piccolo e bellissimo paese nel cuore delle Marche. Parliamo di Recanati.

casa dove è nato Leopardi
casa Leopardi – viaggi.nanopress.it

Proprio qui Giacomo Leopardi nacque nel 1798, nella casa che ancora oggi è abitata dai discendenti della sua famiglia e che è possibile visitare.

La casa del poeta: Palazzo Leopardi

Palazzo Leopardi si trova nel rione Monte Morello ed è il frutto di un restauro voluto da un prozio architetto di Giacomo nella seconda metà del Settecento.

I lavori hanno portato alla struttura del palazzo così come lo vediamo oggi, un’unione dei diversi edifici nei quali la famiglia Leopardi aveva vissuto sin dal XIII secolo.

Giacomo Leopardi discendeva da una famiglia nobile, tra le più importanti del paese. Suo padre, il conte Monaldo, era un uomo colto e amante degli studi tanto che all’interno del palazzo, al primo piano, si trova la sua vastissima e ricca biblioteca.

Tra i suoi circa 25 mila volumi il giovane poeta amava rifugiarsi e perdersi tra le pagine dalle mille storie. Nella biblioteca del padre, poi, Giacomo inizia a studiare da solo, a imparare diverse lingue europee, ad apprendere il greco e il latino, e a soddisfare ogni sua più piccola curiosità.

biblioteca Leopardi
biblioteca Leopardi – viaggi.nanopress.it

Oggi la biblioteca è visitabile tutti i giorni, eccetto il lunedì, su prenotazione.

La Piazzetta e la “casa di Silvia”

Il Palazzo Leopardi si trova poi affacciato nella Piazzetta, esattamente quella che il poeta descrive in una delle sue poesie più famose, Il Sabato del Villaggio.

Sulla piazza, nella quale sono sparsi estratti delle opere leopardiane, si trova anche “la casa di Silvia”.

Teresa Fattorini, la giovane amata dal poeta morta di tubercolosi molto giovane e celebrata nel componimento A Silvia, era la figlia del cocchiere della famiglia Leopardi. La sua figura viene descritta nella poesia come quella di una tessitrice dedita a lavorare appunto per una nobile famiglia.

Sullo spiazzo si trova anche un alto luogo importante nella vita di Giacomo Leopardi, ovvero la chiesa di Santa Maria di Montemorello.

Si tratta di un edificio di origini medievali ristrutturato nel XIV dalla famiglia Leopardi e del luogo dove nel 1798 fu battezzato il poeta.

Il colle dell’Infinito e altri luoghi

Proseguendo per l’itinerario dei luoghi di Leopardi, poi, arriviamo al Convento di Sant’Agostino. All’interno del suo chiostro incontriamo la Torre campanaia del XIII secolo di cui il poeta parla nella poesia Il Passero solitario.

Recanati
Recanati – viaggi.nanopress.it

L’ultimo luogo di Recanati che può ripercorrere la vita di Leopardi è infine il Colle dell’Infinito, tra i posti più famosi e celebrati d’Italia.

Il colle, un tempo il posto più frequentato dal poeta, è oggi Parco Letterario e si trova a pochi passi dal giardino di Palazzo Leopardi. É da questo piccolo rifugio naturale che Leopardi prese ispirazione per scrivere il suo Infinito all’età di soli 21 anni nel 1819.

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