Cosa si mette a tavola il giorno dell’Epifania?

L’Epifania è una festa tradizionale e come tutte le feste, non possono mancare i piatti tipici che arricchiranno le tavole italiane.

Dolci toscani
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In occasione di una festa tradizionale in Italia non potevano mancare anche i piatti tipici che l’accompagneranno. In molte regioni la tradizione è legata in particolare ai dolci. La fugassa della Befana è il dolce tipico della zona di Cuneo, in Piemonte.

È molto simile alla torta Margherita. Il suo impasto è morbido e nel suo interno si nascondono, secondo un’antica tradizione, una fava bianca e una nera. Trovarla non è una gara, piuttosto è il pagamento di un pegno.

Chi troverà la fava bianca dovrà saldare le spese della focaccia. E chi troverà invece quella nera dovrà offrire da bere. I cavallucci di Siena che si preparano per l’arrivo dei Re Magi e che si mettono nel presepe, è una tradizione tutta Toscana.

Sono biscotti morbidi fatti con un impasto di acqua, miele, canditi, anice, zucchero, noci, lievito ed hanno la forma di piccoli cavalli. Tipici, invece della zona di Lucca e di Viareggio sono dei frollini chiamati befanini e che sono a base di rum, agrumi e ricoperti da una granella colorata.

Pinsa veneta

La regione del Veneto ai dolci preferisce invece il salato. Tradizione vuole che nel giorno della Befana si prepari la pinsa, una specie di pizza di polenta preparata con farina di mais e frutta secca. In Lombardia, nella zona del Varesotto, invece, si torna al dolce.

Si preparano i cammelli di pasta sfoglia. La Liguria porta in tavola dei biscotti di un’antichissima ricetta e che sono i tradizionali anicini che vengono serviti per tutto il periodo natalizio con un vino dolce in cui vengono intinti.

Altro dolce tipico ligure è la ciambella dei re Magi che viene ricoperta con i canditi, lo zucchero e l’uvetta. Dolci anche nelle Marche. Qui la forma è quella delle pecorelle e sono dolcetti di pasta sfoglia con diverse forme e farciti di marmellata frutta secca, fichi secchi e noci tritate.

Il dolce la fa da padrona anche nella parte sud dell’Italia. A partire dall’Abruzzo i biscotti sono i famosi pepatelli simili ai cantucci  della provincia di Teramo e che vengono preparati durante tutte le festività a partire dal 25 di dicembre.

Pastiera
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Negli ingredienti spicca il pepe nero accompagnato poi da farina, cacao, miele, mandorle e bucce d’arancia. La Campania porta in tavola invece la famosissima e buonissima pastiera insieme agli stuffoli. Questi ultimi sono delle palline di pasta preparata con farina, uova, liquore d’anice e zucchero, che vengono poi fritte nell’olio o nello strutto.

Ancora calde si tuffano nel miele caldo e vengono servite insieme in un piatto, formando una ciambella che verrà poi decorata con la frutta candita oppure con confetti colorati. E in Puglia si preparano i porciduzzi salentini e le cartellate baresi.

Dolci fritti

Questi ultimi sono preparati con farina, olio e vino bianco secco. Dall’impasto si ricavano poi delle fettucce di pasta che vengono utilizzate per formare una sorta di rosa. Il dolce viene, poi, fritto e una volta pronto viene mangiato raccogliendodel vino cotto o il cotto di fichi.

Nel Salento il dolce tipico è il purceduzzo. Si tratta di piccoli gnocchi o cavatelli che possono avere o la superficie liscia o rugosa. Anche questi vengono fritti e vengono poi immersi nel miele bollente e sistemati sul piatto e cosparsi di confettini colorati.

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