Compagnie low cost vs compagnie di bandiera. Ogni volta che dobbiamo organizzare un viaggio la prima cosa da fare è ovviamente stabilire la meta che vogliamo raggiungere ma come spesso capita, prenotando viaggi su internet, si finisce per farsi condizionare dal costo del biglietto. Ora mi chiedo: qual’è il modo migliore di viaggiare? Scegliere una compagnia low cost o puntare tutto sulla ‘presunta’ qualità del servizio offerto da una compagnia di bandiera? Ecco qualche mia personalissima opinione.
Premetto subito con il dire che molto spesso scelgo di viaggiare con compagnie low cost, soprattutto perché i miei viaggi sono molto brevi, tipo 3 o 4 giorni. A differenza di chi si organizza un weekend scegliendo a caso la destinazione migliore, magari una meta low cost, il mio modus operandi è diverso.
Avendo in mente il periodo in cui andare da qualche parte e soprattutto sapendo già dove recarmi, la mia ricerca del volo è quasi un’abitudine. Ogni mattina, e a volte, più volte al giorno, imposto il mio motore di ricerca per trovare un volo a prezzi contenuti e non appena trovo l’offerta che più si addice alle mie tasche, voilà, si parte con la prenotazione.
Mi è capitato però di dover acquistare un biglietto aereo proprio qualche giorno prima della partenza, e di offerte clamorose nemmeno l’ombra. Volo diretto? Nemmeno a parlarne. E così ecco avvenire il mio primo incontro con Alitalia. Abituata a spendere davvero poco con compagnie low cost tipo Ryanair, il prezzo del biglietto della compagnia italiana di bandiera mi ha disturbata un attimino, venendomi a costare 200 € solo andata con relativo scalo nell’aeroporto romano di Fiumicino.
Ma ci sono passata su, era pur sempre un’occasione per viaggiare con altre compagnie aeree, per di più una totalmente made in Italy.
Mi reco in aeroporto e dopo esser passata sotto il metal detector mi avvio verso il gate. Ti aspetti di sicuro che Alitalia sia impeccabile e seria, ma guarda caso il mio aereo sarebbe dovuto decollare alle 15 e a quello stesso orario non era aperto nemmeno il gate e le operazioni di controllo dovevano ancora cominciare. Qualcuno potrebbe obiettare che il problema sia l’aeroporto di partenza, quello di Bari, che potrebbe peccare di notevoli ritardi. Ma la cosa più bella è stata a Fiumicino, quando il mio aereo per Genova sarebbe dovuto partire alle 17.45 e invece siamo rimasti fermi sulla pista per circa… 30 minuti, e persino in coda! Prima del nostro veivolo, ce n’erano solo 10 avanti, e tutti in partenza dalla stessa pista.
Pensate che il comandante o qualche hostess Alitalia si sia prodigato a dare qualche tipo di spiegazione? Assolutamente no, e la gente a bordo non faceva che borbttare. Certo, Alitalia offre la comodità, sedili larghi e puliti, snack e bevande gratuite, ma alla fine quello che conta è il viaggio nel complesso. Il mio voto? 6, mi aspettavo molto molto di più.
Viaggio di ritorno targato Ryanair. Apertura del gate puntuale, operazioni di salita a bordo velocissime, pronti, partenza e via, si decolla… in orario. Soliti annunci e solite vendite a bordo, e davvero tra un gratta e vinci di qui e un portachiavi con l’aereo della Ryanair dall’altro, è arrivato ben presto il momento di atterrare, niente di meno che… con 20 minuti di anticipo! Mai vista una cosa simile!
Avendo viaggiato con una low cost e una compagnia di bandiera, ecco cosa ho potuto considerare.
Alitalia mi ha offerto una partenza in ritardo, una grave mancanza di comunicazione, snack e bevande gratis certo, un bagaglio a mano da 8 kg, buona comodità in volo ma arrivo in ritardo.
Di contro con la Ryanair sono partita in orario, c’era la presenza fissa dell’equipaggio, le comunicazioni erano istantanee, cibi e gadgets a pagamento, bagaglio a mano da 10 kg, una discreta comodità in volo e sono arrivata persino in anticipo.
Mettendo a confronto entrambe, io rimango sempre con le low cost, ma questa è una scelta molto personale. Di sicuro ho trovato, come dire, più professionalità in una compagnia aerea chiacchierata e osteggiata fin troppo come la Ryanair, ma sono rimasta davvero delusa dall’Alitalia. Per quello che paghi ti aspetti anche un servizio migliore, o no?
Salve,
Dopo aver letto questo “articolo” basato sull’esperienza soggettiva di una sola persona sento l’esigenza di dare il mio parere a tale proposito.
Premetto che sono totalmente di parte – per le low cost (attualmente e felicemente impiegato in “volo” in una di esse) – poichè anche io non riesco a trovare alcuna giustificazione dei prezzi MOLTO, TROPPO elevati proposti dalle varie compagnie di bandiera rispetto alle compagnie low cost; o meglio, una differenza su di un biglietto A/R di almeno 400 Euro non giustifica l’ormai POCO valore aggiunto dato dalle compagnie storiche e di bandiera.
Vorrei solo “aiutare” il passeggero a comprendere più facilmente quali possono essere le cause di disguidi e contrattempi COMUNQUE INDIPENDENTI DALLA COMPAGNIA AEREA.
– La prima cosa da dire è il TRAFFICO AEREO: purtroppo aerei partenti da aeroporti INTERNAZIONALI (es.:FCO, MXP,…) e MOLTO IMPORTANTI sono soggetti a più traffico aereo e quindi sono più probabili i ritardi.
– Direttamente legato al fatto sopra riportato, dovete sapere che in tutte le compagnie (giustamente per ottimizzare i tempi, le logistiche e per massimizzare i ricavi) ogni singolo aereo (sul medio raggio) compie più VIAGGI in una stessa giornata. Quindi se durante la giornata si transita in uno di questi aeroporti a “rischio”, la tabella di marcia di un aereo può essere influenzata facilmente. (comunque sia, il sistema del controllo aereo ha come priorità la sicurezza e la puntualità di tutti gli aerei);
– Altrettanto importante da ricordare e strettamente legato ai punti sopra descritti è il fattore CLIMATICO/STAGIONALE; in questo periodo (INVERNO)e soprattutto in città fredde (al centro ed al nord Italia) è consuetudine per motivi di sicurezza (se necessario), effettuare l’operazione di rimozione del ghiaccio (DE-ICING); tale operazione richiede del tempo e viene effettuata a TUTTI GLI AEREI che la necessitano (se parliamo di un aeroporto con in partenza 100 aerei è facile capire il crearsi del ritardo); e dunque le diverse condizioni atmosferiche al di sopra ovviamente dalla volontà della compagnia e del passeggero;
Il fattore da me chiamato “STAGIONALE” è dato dal periodo in cui si viaggia: in alta stagione (varie festività e mesi estivi) il traffico aereo si moltiplica vorticosamente tanto che molte compagnie hanno personale solo stagionale per ovviare all’incremento della domanda.
– PROBLEMI TECNICI: dati da problematiche logistiche varie: guasto aeromobile, fase di rifornimento, imbarchi, check-in,…..
Tanti sarebbero ancora i fattori da elencare ma mi fermo qui e sottolineo che NESSUNA compagnia aerea è “IMMUNE” ai punti sopra riportati.
Dunque a parte le TEMPISTICHE (ritardi DA NON ATTRIBUIRE SEMPRE E SOLO ALLA COMPAGNIA AEREA) bisogna prendere in considerazione altri fattori per l’acquisto del biglietto;
ad esempio:
Biglietto ALITALIA A/R (su MXP-PMO) 1 persona 480 €
tempo di volo 1 ora e 30 min.
– bevanda gratis, snack gratis
– giornale
– sedile reclinabile
– cuscino e coperta (su richiesta)
e bagaglio gratuito
Biglietto “LOW COST” A/R (su MXP-PMO) 1 persona 44 €
tempo di volo 1 ora 30 min.
– Bevanda a pagamento, snack a pagamento in totale 3.50 €
– Giornale (acquistato in edicola prima della partenza) 1.20 €
– sedile reclinabile (dipende dalla low cost)
– senza cuscino/ coperta
bagaglio (a seconda della low cost) max 15 €
Direi che a conti fatti e a servizio offerto, preferirei pagare al momento le mie necessità e tenere in tasca 400 €, non si sa mai!
Dunque il tutto è molto soggettivo ma visto che il mercato è libero A VOI LA SCELTA!
Ciao Lollo,
capisco perfettamente quello che dici.
Io preferisco viaggiare con le low cost perché alla fin fine ciò che mi interessa veramente è il viaggio. Non necessariamente si ha bisogno di mangiare o bere qualcosa in volo, io non lo faccio mai per esempio, ma non perché non voglia spendere soldi, ma proprio perché non mi va.
Ti ringrazio per questa spiegazione così precisa che viene da una persona che vive in questo mondo, di cui personalmente sono affascinata. Tuttavia io ormai non vedo tutta questa differenza tra low cost e compagnie di bandiera, forse perché sono anni che viaggio con le low cost e mi sono, come dire, abituata? Non lo so, fatto sta che puoi decidere di non acquistare nulla di quello che ti propongono a bordo, e paghi effettivamente solo il biglietto.
Mi parlavi di DE-ICING, no? E’ giusto non dare comunicazione del considerevole ritardo accumulato? O è una pratica che non si usa per non agitare il passeggero? Se sei fermo in pista per tanto tempo senza una motivazione, non credi che la gente comincia a pensarci, ed eventualmente a preoccuparsi?