Come un fiume in piena si riversano sulla provinciale Sp635, il traffico di colpo si blocca, la viabilità impazzisce, eppure quanto accade non infastidisce chi è al volante, l’episodio sembra calamitare l’attenzione di tutti. Il tempo si ferma, chiunque vuole guardare quanto sta avvenendo, affascinato, imbambolato dinanzi ad uno spettacolo simile.
Eppure la Strada provinciale 635 è un’arteria importante per il traffico, mette in collegamento la Valbelluna con Conegliano. La strada è, ovviamente, in salita, passa per le prealpi Bellunesi, fino al passo di San Boldo, attraversa il versante trevigiano giungendo ai laghi di Revine lago, per poi concludersi dopo alcuni sali e scendi e diramazioni a Conegliano.
Come un fiume in piena si riversano sulla strada bloccando il traffico
In questo percorso articolato e, solitamente, molto trafficato, d’improvviso un fiume in piena si riversa sulla provinciale bloccando il traffico tra lo stupore generale di chi si trova in quel momento sulla strada. Non si tratta di acqua, ovviamente, ma fiume in piena è l’immagine esatta per descrivere quanto sta avvenendo.
Un lungo serpentone ipnotico, dai movimenti lenti e sinuosi, avanza, si inerpica, entra ed esce dalle gallerie, si impernia tra i tornanti, riesce ad occuparne, addirittura, tre contemporaneamente per quanto è lungo. Chi si trova in auto, in quel momento, non può fare altro che fermarla e spegnere il motore aspettando che tutto passi. Ipnotizzato, ammaliato da quel movimento lento, costante, quasi come fosse la figura di una ginnastica ritmica.
A ritmo, quasi, infatti, si riversa sulla strada provinciale, occupandola interamente per tutta la sua larghezza, è il vello di pecore, guidato da pastori che sembrano usciti da un’altra epoca, spronato dai cani, sembrano dar vita ad un balletto fantastico.
Le immagini che si parano dinanzi agli automobilisti sulla Sp635 sono a dir poco spettacolari, un fenomeno che non si vede tutti i giorni. Un fiume in piena fatto di pecore, coordinate tra loro, capaci di muoversi all’unisono stanno compiendo un’autentica transumanza. Sono centinaia e centinaia di ovini che con i loro pastori attraversano tutta la provinciale, sono veloci ma ordinate, ognuna di loro sa esattamente come muoversi e dove andare, ognuna di loro sa che deve seguire il proprio pastore, i cani che abbaiano sembrano dei luogotenenti in grado di impartire ordini.
Un serpentone ipnotico cattura l’attenzione
L’esercito di pecore si muove, così, come se fosse un corpo unico. E’ un rituale, uno di quei fenomeni antichi che, però, ancora oggi nell’era del digitale, dei social, di un mondo che corre veloce, viene eseguito alla stessa maniera.
I pastori con le loro pecore eseguono quel rito antico e tutti si devono fermare, tutti assistono in silenzio senza lamentarsi, senza battere ciglia, affascinati da quel movimento semplice ma, allo steso modo, straordinario. Il tempo si ferma, tutti i presenti dimenticano appuntamenti vari, lavoro e quanto altro stavano accingendosi a raggiungere dalla Sp635, l’attenzione è rivolta solo ala transumanza delle pecore.