Sai come si chiama l’odore del mare e a cosa è dovuto? Il caratteristico profumo che ci fa pensare all’estate si deve a tre elementi che forse non conosci. Ecco quali.
Tra tutti i cinque sensi l’olfatto è quello più capace di rievocare immagini e ricordi, e di farci provare emozioni legate a momenti di felicità che abbiamo vissuto in passato.
Il profumo dei ricordi è dato dalla memoria olfattiva che consente a ognuno di noi di connettere l’odore di uno specifico elemento a un’esperienza della nostra vita. E così, per esempio, all’odore invitante del ragù leghiamo il ricordo della domenica mattina di quando eravamo bambini, e all’odore fresco degli agrumi le nostre vacanze al mare.
É proprio al mare che si deve il profumo più iconico dell’estate, un mix di fragranze che ci fa tanto stare bene. Ma come si chiama e da cosa è provocato?
Come si chiama l’odore del mare e a cosa è dovuto il suo profumo
Il profumo del mare, chiamato salsedine, è inconfondibile. Basta avvicinarsi al mare per percepirlo nell’aria.
Frizzante, a tratti pungente, salato, umido e acquoso, l’odore del mare è difficile da identificare con un solo aggettivo. E anche con un solo nome. La sua essenza infatti non è il risultato di un solo composto chimico, ma da almeno tre molecole che interagendo tra loro danno al mare, appunto, l’odore di mare.
L’odore del mare, o odore di salsedine: il frutto di banchetti, sesso e morte nelle profondità marine
L’odore del mare che tanto amiamo e che ci fa subito entrare nel mood da vacanza non è altro che il frutto dell’interazione di tre molecole in particolare che hanno a che fare con il normale scorrere della vita in acqua. Queste tre molecole sono legate a tre specifiche situazioni: i banchetti dei pesci, il momento dell’accoppiamento e la morte degli organismi.
1. Bromofenoli
La prima molecola che dà al mare il suo tipico odore è il composto chimico dei bromofenoli. Si tratta di sostanze che producono l’odore caratteristico di iodio il quale si può trovare nei molluschi, nei crostacei e nei bivalvi che solitamente mangiamo. A generare questi composti sono alcuni organismi e alghe che vivono nei fondali marini.
Ecco perché più gli animali marini vivono in profondità più possiedono concentrazioni di bromofenoli più sanno di mare.
2. Dictioptereni
Queste molecole non sono altro che i feromoni sessuali di alcune varietà di alghe, prodotte dalle femmine per attirare i maschi. É a questo elemento che dobbiamo il tipico profumo di alga secca che sentiamo quando ci avviciniamo in riva al mare.
3. Solfuro Dimetile
In certe circostanze passeggiando sulla spiaggia ci accorgiamo di sentire un odore particolarmente pungente che identifichiamo come puzza di alghe. Questo profumo è dato dal Solfuro Dimetile o DMS, un composto prodotto dai batteri che digeriscono il fitoplancton.
Quest’ultimo organismo infatti quando muore diventa cibo per i batteri che producono DMS quando se ne nutrono, la stessa sostanza che dà l’odore sgradevole alle alghe, alle paludi, ad alcuni tipi di formaggio e, pensa un po’, alle flatulenze.
L’odore di salsedine sfruttato dalle profumerie
Il piacevole odore di salsedine è quello che da sempre fa volare con la mente ai ricordi legati all’estate. É proprio per questo che tutte le maison di profumeria hanno cercato nel tempo di ricreare profumi che avessero come note principali proprio le fragranze del mare, con l’obiettivo di regalare ai propri clienti quella sensazione inebriante di libertà e spensieratezza propria appunto della bella stagione.
A questo proposito nel 1966 fu scoperto per la prima volta il calone, la molecola capace di evocare l’odore del mare. Da allora molti delle principali marche di profumi hanno iniziato a lanciare profumi dalle fragranze marine che ancora oggi rappresentano le più richieste e apprezzate dagli amanti del profumo.
