Nell’ultimo periodo dell’era Mesozoica, i dinosauri si estinsero per colpa degli asteroidi, ma come sarebbero oggi se non si fossero estinti?
67 milioni di anni fa, il grandissimo asteroide Chicxulub, di oltre 10 km di diametro, entrò in collisione con quella che oggi è l’sola dello Yucatan. Questo impatto spazzò via i dinosauri e molti altri gruppi di vegetali e animali.
Gli scienziati ritengono che il 75% delle specie durante questo periodo sia stato colpito da incendi catastrofici, terremoti che sono durati mesi, massicci tsunami e lunghissime “scosse” che oscurarono per molti anni il sole.
Quest’ultimo fenomeno ha portato alla morte delle piante, non potendo più foto sintetizzare, interrompendo un anello degli organismi dell’ecosistema e, di seguito, la scomparsa della fauna.
La ricostruzione degli scienziati
Tuttavia, anche dopo questo fenomeno, alcuni animali sono sopravvissuti, inclusi i dinosauri aviari che ora chiamiamo uccelli. E improvvisamente divennero i dominatori del mondo. Ciò ha permesso loro di irradiarsi in una varietà di forme e forme, dando vita a scimmie particolarmente intelligenti.
Viviamo infatti oggi grazie all’estinzione dei dinosauri. In effetti, la loro scomparsa ha permesso ai mammiferi, nostri antenati, di evolversi.
Il paleontologo americano Dale Russell ha proposto una strana teoria. Ha immaginato l’evoluzione dei dinosauri carnivori. Per Russell, potrebbe forse manipolare gli strumenti in un “dinosauroide”, una creatura antropomorfa con un grande cervello, pollici allungati e una postura eretta.
Come ha spiegato un altro scienziato, il professor Longrich, “è possibile, ma non è probabile”. Perché? Il “progetto” di un dinosauro non poteva essere diverso di molto dalle sue basi.
Il professore prosegue spiegando che mentre i dinosauri fisicamente potevano essere giganteschi, i loro cervelli non lo erano. Infatti, è rimasto sempre sostanzialmente piccolo durante la loro presenza sulla Terra. I dinosauri tirannosauri e gli ornitorinchi avevano il cervello più grande, ma erano ancora significativamente più piccoli degli umani.
D’altra parte, i mammiferi hanno evoluto cervelli complessi e grandi nel corso dell’evoluzione. Come ha spiegato il professore, la storia dell’evoluzione ci fornisce lo spunto che il cammino verso l’Homo sapiens non era inevitabile.
Come sarebbero i dinosauri oggi?
È difficile pensare che animali che hanno mantenuto un cervello piccolo per decine di milioni di anni possano di punto in bianco diventare ballerini della Scala e ingegneri nucleari.
Anche se i dinosauri hanno evoluto comportamenti difficili e vita sociale complessa, come suggerito dai reperti fossili, secondo il professor Longrich, ancora oggi i dinosauri avrebbero conservato le loro caratteristiche distintive, e cioè una propensione al gigantismo e un piccolo cervello. E nessuna qualifica in bacheca.
Il biologo ha spiegato: “Se non si fossero estinti forse avremmo ancora i supergiganti dal collo lungo erbivori e i tirannosauri”.
