Come mai in Toscana ci sono molti cipressi?

In Toscana ci sono molti cipressi, questo è noto. Si trovano sulle strade di campagna e sono una grande attrazione. Sapete perché?

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In Toscana ci sono molti cipressi – viaggi.nanopress.it

Una bellissima pianta sempreverde il cipresso. Li avrete certamente visti svettare, alti ed ordinati, magari durante un viaggio in macchina nella campagna. Soprattutto li si può ammirare durante tutto il corso dell’anno. Il motivo? Si tratta di una pianta sempreverde, dotata di foglie, squame e piccole pigne a cono. Al mondo ne contiamo quasi più di 100 varietà. In Italia ne notiamo una quantità incredibile nelle zone del centro, soprattutto in Toscana.

In Toscana ci sono molti cipressi, come mai?

Le varietà più celebri che conosciamo sono il Cipresso del Kashmir, il Cipresso Calvo ed il Cipresso dell’Arizona. Come è arrivato nel nostro paese però? Il Cupressus Semprevirens, questo il suo nome botanico, è originario infatti del Mediterraneo Orientale.

L’arrivo in Italia lo si deve agli Etruschi e ai Romani, che gli attribuirono un grande valore sacro oltre ornamentale. Via via divenne negli anni una pianta tradizionale, da piantare nei giardini, nei viali e nelle strade.

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la campagna in val d’orcia – viaggi.nanopress.it

Perché in Toscana ci sono molti cipressi? La risposta è semplice ed da ricercare anche in questo caso, nell’antichità. Nel 1400 infatti i nobili toscani iniziarono ad associare questi arbusti al concetto di buon auspicio (sebbene in molti ancora oggi, colleghino la loro presenza all’idea di cimitero.

Dunque per volere di certa nobiltà, si iniziò a piantare questi alberi lungo le strade ed i viali nelle immediate vicinanze delle loro abitazioni. E ancora nelle vicinanze di castelli e chiese. Servivano come ideale punto di riferimento per i viandanti che si trovavano a passare di lì.

La zona di San Quirico d’Orcia

Altro motivo del successo dei cipressi in terra Toscana è da ricercare anche in alcune sue caratteristiche. Profuma infatti moltissimo di resina, pertanto negli anni si prese ad utilizzarne anche il legno. Ottimo per la costruzione sia di mobili che di infissi.

Per questi motivi non ci vollero dunque molti anni prima che questi alberi divennero un autentico simbolo della Toscana, o almeno di certe sue zone. Una vera venerazione quella che vige in questa zona, tanto da essere considerato di buon auspicio piantarne uno in occasione della nascita di un bambino. Da non sottovalutare inoltre che il territorio toscano è perfetto per la sua sopravvivenza. Il cipresso vive bene nei terreni aridi e sterili, come alcuni che si rintracciano nella campagna, soprattutto in Val d’Orcia.

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san quirico d’orcia – viaggi.nanopress.it

Ancora oggi è largamente impiegato nei lavori di falegnameria. Dove ammirarli principalmente? Ne noterete diversi lungo la strada che porta alla bella e graziosa Pienza. Così come ne noterete una distesa infinita dalla sua Rocca.

La località più celebre è però San Quirico d’Orcia, dove i “cipressini” si trovano principalmente in una zona nota come Triboli. Si tratta di una collina che sorge lungo la via Cassia, appena fuori da San Quirico. Lo spettacolo cui si assiste è davvero suggestivo.

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