Fenomenale ritrovamento archeologico a sud di Israele. Gli archeologi hanno ritrovato una zanna gigante che sembrerebbe essere la più grande mai scoperta.
Nel deserto del Neghev, in Israele, gli archeologi del Dipartimento israeliano delle Antichità, dell’Università di Tel Aviv e di quella di Ben Gurion hanno portato alla luce un reperto sensazionale. Si tratta di una zanna gigantesca di circa due metri e mezzo, in ottimo stato di conservazione, appartenuta a un elefante a zanna dritta ormai estinto.
Fenomenale ritrovamento archeologico: ritrovata una zanna gigantesca di un elefante estinto
Gli archeologi hanno affermato che si tratta del primo ritrovamento così delicato ritrovato negli ultimi 50 anni in Israele. Proprio per questo motivo, hanno impiegato circa due settimane di duro e attento lavoro per estrarre fuori dal terreno con estrema cautela questa preziosissima e fragile zanna.
“La zanna fossilizzata è estremamente fragile ed è probabile che si disintegri se esposta all’aria, alla luce solare e al tocco umano”
La zanna gigante sembrerebbe appartenere a una specie estinta, nello specifico all’antenato dell’elefante africano e di quello asiatico. Il suo nome è Paleoloxodon antiquus, più comunemente chiamato anche elefante a zanna dritta, ed è vissuto tra Europa e Asia tra 1,5 milioni e 100.000 anni fa, dopo essere migrato dall’Africa. Un incredibile gigante dall’altezza di circa 4 metri e dal peso di circa 13 tonnellate (il doppio dei comuni attuali elefanti) che ha dato vita a diverse altre specie. Di questo tipo di elefante i ricercatori non hanno molti reperti: ecco perché il ritrovamento della zanna è ancora più importante.
La zanna in questione, dissotterrata a Revadim, sembrerebbe essere appartenuta a un esemplare molto più mastodontico se confrontato ad altri della medesima specie: un elefante lungo 2 metri e mezzo, vissuto circa 500 mila anni fa ed estinto pressappoco 400 mila anni fa.
Quella ritrovata sarebbe quindi il più grande fossile di questo tipo, perfettamente integro, mai ritrovato in Israele e nel Vicino Oriente.
Una scoperta importantissima
L’area di Revadim interessata agli scavi aveva già regalato in passato reperti importanti ai ricercatori. Grazie a questi ritrovamenti (strumenti in pietra, ossa di animali e resti) i paleontologi hanno disegnato un quadro chiaro della storia di quest’area sin dal Paleolitico inferiore.
Lo stupore per l’incredibile scoperta ha portato gli archeologi a cercare ora di rispondere a nuovi interrogativi che al momento sembrerebbero essere senza risposta. Perché queste zanne si trovavano tra strumenti utilizzati per il taglio delle carni? Gli uomini erano soliti cacciare questi esemplari dalle dimensioni esorbitanti per nutrirsi oppure conservavano le zanne per celebrare dei riti?