Negli ultimi periodi si sente parlare spesso di denatalità, ma c’è un paese in Europa che, sembra, non avere questo problema.
Secondo la previsione di Eurostat per il 2030 è che in nell’Unione Europea ci saranno 190.000 nascite in meno. L’Italia è uno dei paesi che occupa i primi posti di questa triste lista. E’ infatti ormai da tanti anni che il l’Italia è uno dei paesi con meno nascite.
Se poi si prende in considerazione il tasso di natalità, cioè il rapporto dei nati rispetto alla popolazione, l’Italia risulta quella con il tasso più basso nel 2021. Cioè 6.8 nati ogni 1.000 residenti, mentre la media europea è il 9,1.
Il 2022 ha, poi, confermato questi dati negativi il cui valore è consolidato già dal 2010. Di contro, c’è, però, un paese europeo che si distingue per le nascite. Il caso principe è sicuramente quello della Francia.
I numeri parlano da soli. Si tratta di 183 figli per ogni 100 donne, dato del 2021. Sono scesi a 180 nel 2022. Un dato positivo, ma che, comunque, è sceso rispetto al 2014. Secondo i dati Insee i nati per ogni 100 donne erano 200.
Politiche di aiuto in tema di natalità
Comunque, qui di bambini ne nascono ancora molti. I motivi vanno ricercati non solo per una inversione di tendenza, ma anche per i segnali di cambiamento positivi che il paese stesso ha dato. Con le sue politiche in tema di natalità si conferma il paese europeo che fa più figli.
Molti sono gli aiuti da parte dello Stato francese, orientati a sostenere la fecondità. Alcune mutue previdenziali obbligatorie vengono versate come aiuto alle famiglie per il rientro a scuola, per l’abitazione, per le baby – sitter.
Alcuni aiuti sono previsti anche dal secondo figlio in poi, come le regole sulle imposte del reddito che prevedono varie deduzioni sui i figli. Le politiche di sostegno sono quindi un buon modo per aiutare le persone ad avere dei figli.
Dietro la Francia cominciano ad esserci anche altri paesi europei che hanno iniziato ad invertire la rotta in questi ultimi 10 anni. Su 27 sono, infatti, 9 quelli che registrano un aumento di natalità. Per esempio tra questi cè l’Ungheria che è passata da 1,25 a 1,59 figli per donna.
Segnali positivi anche da Spagna e Portogallo
Così come la Repubblica Ceca che è salita da 1,51 a 1,83. E la Germania che è passata da 1,39 a 1,58 figli in media. In quest’ultimo periodo stanno arrivando segnali positivi anche dalla Spagna e dal Portogallo grazie agli investimenti nelle politiche familiari.
Il Portogallo, soprattutto, ha annunciato un aumento del 5 % delle nascite nel 2022. Questo per la prima volta dopo molti anni. È un dato molto importante per una nazione che ha perso più di 200.000 abitanti in 10 anni su un totale di 10 milioni.