Carnevale di Putignano 2013: il programma dell’edizione ispirata a Federico Fellini

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Il Carnevale di Putignano 2013 è quasi giunto al termine: ecco il programma della sua 619ma edizione, che quest’anno si è svolta con il tema centrale “Omaggio a Fellini”. Dopo il tributo a Fellini e la prima sfilata, avvenuti il giorno dell’apertura del Carnevale, il 27 gennaio scorso, e la seconda e la terza sfilata tenutesi rispettivamente il 3 e il 10 febbraio, stasera alle ore 20.00, per le vie cittadine, un corteo mascherato con paramenti sacerdotali impartirà l’Estrema Unzione al Carnevale. Domani invece sarà il giorno della chiusura della festa, con la quarta sfilata, che avrà inizio alle 19.00 nel Borgo Antico; alla sua conclusione, si terranno la Premiazione di Maschere e Giganti, e “Il funerale”, dalle ore 22.00, in cui un corteo mascherato segnerà la fine degli eccessi, ma in un’atmosfera tutt’altro che funebre. I carri sono appunto ispirati ai film del grande Federico Fellini, in occasione del ventennale della scomparsa del regista.

Le origini del Carnevale di Putignano sono antichissime, perchè risalgono al 1394, ma questa non è l’unica particolarità della festa: infatti è anche uno dei carnevali più lunghi, dato che inizia il 26 dicembre con la cerimonia dello scambio del cero, in cui gli abitanti donano un cero alla chiesa per chiedere perdono dei peccati che si commetteranno durante il Carnevale. La sera stessa si svolge la festa delle Propaggini, in cui vengono recitati versetti in rima nel dialetto locale (ci troviamo in provincia di Bari): vengono presi in giro i potenti e trattati i temi più salienti dell’anno che sta per finire, il tutto con abiti da contadini e attrezzi da lavoro, per ricordare la tradizione all’origine del Carnevale.

I carri allegorici di cartapesta sono realizzati da mastri cartapestai famosi in tutto il mondo, e raffigurano satiricamente episodi della politica e del costume italiano, sempre con colori sgargianti e forme particolari. Anche i riti del Carnevale di Putignano, come avete potuto intuire, sono allegri e caratteristici, e si protraggono fino all’ultimo, come se gli abitanti non ne avessero mai abbastanza di far festa: infatti, dopo “Il funerale” del martedì grasso, in cui si brucia il maiale di cartapesta in un rogo come simbolo di tutti gli eccessi del Carnevale, la Campana dei Maccheroni suona 365 rintocchi, e ci si ritrova in piazza per un ultimo bicchiere di vino e un piatto di pasta. Insomma, una festa da provare per divertirsi ed ammirare i carri allegorici insieme agli abitanti, che come gli anni passati sta riscuotendo un grande successo.

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