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Il Carnevale di Mamoiada in Sardegna è una di quelle feste di paese che fino a pochi decenni fa era sconosciuta al mondo intero. È solo dagli anni ’50 che si è cominciato a parlare al di fuori dell’isola di Mamuthones e Issohadores, le due maschere protagoniste della festa. Queste ultime mettono in piedi un rituale tradizionale che ha probabilmente origini millenarie. Come ogni anno la festa si tiene dalla domenica di Carnevale a Martedì Grasso, quindi per il 2012 dal 19 al 21 febbraio.
Le origini del Carnevale di Mamoiada si possono forse far risalire all’età nuragica, almeno 3500 anni fa. I rituali eseguiti avevano forse molteplici significati: potevano essere riti propiziatori per la fertilità, cerimonie per la venerazione degli animali, gesti apotropaici per scacciare gli spiriti maligni, o addirittura riti per l’uccisione dei vecchi.
Di tutto questo c’è rimasta la processione dei Mamuthones e degli Issohadores. I Mamuthones indossano maschere di legno tristi e nere, rozze pellicce e una serie di campanacci sulla schiena che devono far suonare con la loro andatura cadenzata. Sono dodici, e sono forse gli schiavi degli Issohadores, con cui sfilano tutto il giorno senza separarsi mai. Questi ultimi sono otto, indossano una maschera bianca, la berritta, il tipico copricapo sardo, corpetto rosso su pantaloni bianchi, sopracalze nere su scarponi in pelle; ma soprattutto essi recano la So’a, la frusta di giunco che utilizzano per catturare membri della folla. Essi usano lanciarla verso le donne per augurarle fertilità o verso le autorità del paese, per augurare loro un buon lavoro per il bene di tutti. Sono loro ad impartire gli ordini ai Mamuthones e danno il ritmo alla danza.
I Mamuthones appaiono per la prima volta il 17 gennaio in occasione della festa di Sant’Antonio, per poi ricomparire la domenica di Carnevale. Il programma del Carnevale di Mamoiada comincia quest’anno dal 4 febbraio con vari balli in maschera nella sala comunale aperta per l’occasione. Durante tutto il periodo di carnevale fervono i preparativi in particolar modo per preparare i costumi della festa. Dal 19 al 21 febbraio si tiene la particolare processione, ogni giorno alle 15.00 in piazza Santa Croce, seguita poi dal tipico “ballu tundu”. Il lunedì ci sarà il Carnevale dei bambini, i quali la sera saranno protagonisti della sfilata dei piccoli Mamuthones e Issohadores. Martedì Grasso il fantoccio simbolo del carnevale mamoiadino, Juvanne Martis Sero, verrà portato morente in giro sul carretto, fino a che non spirerà definitivamente in piazza, decretando la fine del carnevale. Ma ci sarà ancora tempo per fave con lardo e vino offerti a tutti dalla pro loco. Per maggiori informazioni su questa antichissima festa, consultate il sito ufficiale del Carnevale di Mamoiada.
L’issohadore per tradizione non indossa nessuna maschera ma è a volto scoperto. Come farebbe a tirare il lazo con tanta maestria? Gli issohadores con la maschera sono un falso e compaione solo negli ultimi anni senza partciolari motivazioni, ma sono un falso storico. I veri issohadores sono senza maschera!