Questo borgo incantevole a un’ora da Roma sembra uscito da un libro fantasy. La bellezza e il fascino di questo luogo stanno nella sua semplicità e nell’atmosfera antica che qui si respira.
Per molte testate giornalistiche questo borgo è uno di quelli che non si possono proprio perdere. C’è chi l’ha definito uno di quei posti da visitare in Italia obbligatoriamente (CNN), c’è chi l’ha inserito nella lista delle località più belle della nostra Nazione (The Guardian), e chi ancora l’ha citato come uno di quei posti a dir poco stupefacenti (New York Times).
Se poi ti capita di arrivare fin qui, in questo borgo a due passi da Roma, potrai verificare con i tuoi occhi che tutto ciò che è stato detto in effetti è vero.
Calcata non solo è un posto speciale, ma rappresenta anche un vero e proprio mondo a parte dove, una volta messo piede, sembrerà di essere arrivati in un luogo di un tempo lontano e leggendario.
Calcata, il borgo incantevole a due passi da Roma
Nel cuore della Tuscia viterbese, Calcata se ne sta su una montagnola di tufo immersa nel verde della vegetazione. Vedere il borgo da lontano è già di per sé un’esperienza sensoriale incredibile.
I colori che circondano questo paesino sono incredibilmente belli, specie nel periodo autunnale, quando il rosso e l’arancio dell’ambiente naturale accentuano ancora di più quello della pietra delle sue suggestive case. E la magia continua anche una volta arrivati nel cuore del centro abitato di origine medievale.
Calcata è conosciuta per essere la città delle Streghe. Pare che qui, stando alle voci di popolo, si senta il canto delle streghe durate le giornate di vento. Ma non solo. Questa piccola realtà è anche nota per essere il borgo degli artisti e degli hippy, e il perché è da ricercare nella sua storia.
La città delle streghe e degli artisti
Le prime documentazioni su Calcata risalgono al periodo medievale, anche se si pensa che questo centro esistesse già dall’era preistorica. Durante il Medioevo nella città furono costruiti un castello e una cinta difensiva per volere della famiglia nobile degli Anguillara.
Nel corso del tempo, però, a causa delle continue frane della montagnola di tufo, il paese iniziò a soffrire di uno dei mali peggiori per un piccolo borgo: lo spopolamento. E così, già a partire dagli anni Trenta del Novecento, tutti gli abitanti si spostarono a un paio di chilometri di distanza, fondando Calcata Nuova.
Il borgo di Calcata Vecchia, allora, prese il nome di paese che muore. Ma solo fino agli anni Sessanta. In questo periodo, infatti, la sua decadenza e il suo fascino inusuale ha attirato astisti da tutto il mondo che qui identificarono il luogo ideale per creare il loro posto nel mondo. Ecco perché Calcata è nota anche come città degli artisti.
Visitare Calcata oggi
Visitare oggi Calcata significa fare un balzo indietro nel tempo, sentirsi immersi in un’atmosfera antica e silenziosa, ma nello stesso tempo ricca di fascino e mistero.
Passeggiando per le strade del borgo è più facile incontrare gatti che persone, i quali riposano sulle scalinate della Chiesa del SS. Nome di Gesù. Questo edificio religioso si trova nell’unica piazzetta del borgo dove svetta anche la torretta del Castello degli Anguillara.
A partire da qui il borgo diventa tutto un susseguirsi di viuzze e vicoli labirintici che passano per le vecchie case di pietra e per le tante botteghe di artigianato e d’arte che caratterizzano il paesino e che da sole valgono il viaggio.
Insomma, Calcata è una di quelle tappe da inserire assolutamente durante una visita della Tuscia o un weekend a Roma. Il borgo infatti dista solo 40 chilometri circa dalla Capitale e il viaggio dura più o meno un’ora d’auto.