Una donna cacciata dalla crociera, come mai? Il motivo è dietro un oggetto portato a bordo, scopriamo insieme di che si tratta.
Le crociere sono una delle modalità di viaggio preferite da molti di noi. In generale perché permettono di spostarsi in più posti diversi e dietro il pagamento di una tariffa all inclusive, godere di moltissimi comfort, dal cibo divino all’intrattenimento.
Cacciata dalla crociera, ecco perché
Occhio però che anche un viaggio di questo tipo può diventare un incubo. Soprattutto se non si rispettano determinate regole. Come nella storia di oggi. Una donna cacciata dalla crociera e bandita a vita addirittura. Che cosa avrà mai fatto?
Un simile provvedimento certo farebbe pensare ad armi, contrabbando di oggetti pericolosi o di droghe pesanti. Le droghe c’entrano in realtà, ma non come sarebbe più facile immaginare. A raccontare la vicenda è la stessa protagonista, tale Melinda Elin Van Veldhuizen, una donna di 42 anni. La storia per la sua particolarità ha fatto il giro delle principali testate americane e poi del resto del mondo.
Soprattutto per il “ban” che ne è scaturito. Melinda infatti non potrà più accedere a nessun viaggio su navi da crociera della compagnia americana ‘Carnival’. Che opera anche in Europa, con viaggi davvero da sogno. Peccato che in questo caso sia stato un vero incubo.
Ignara delle conseguenze, soprattutto perché attendeva il viaggio pagato migliaia di dollari da diverso tempo, la donna ha infatti portato nel suo bagaglio, quelle che credeva fossero semplici gomme da masticare a base di CBD, un derivato della marijuana.
Può una crociera saltare per colpa di semplice gomme da masticare? A quanto pare sì, perché ai controlli prima di partire, la donna è stata fermata insieme ai suoi familiari.
Il dramma delle gomme da masticare
Avrebbero dovuto partire da Port Miami e passare fino ad Aruba, Curacao ed infine in alcune località della Repubblica Dominicana.
Le gomme le sono però costate due ore di interrogatorio da parte prima degli addetti alla sicurezza e poi dalla polizia.La donna, a suo dire, è stata interrogata per “oltre due ore” dagli addetti alla sicurezza della Carnival e da alcuni agenti di polizia. Van Veldhuizen ha spiegato che si trattava di gomme senza THC, ovvero senza il principio attivo tipico della marijuana, dunque perfettamente legali e utili per dormire. Ecco perché le portava con sé.
Le sue spiegazioni non sono servite, né sono stati fatti controlli sulle gomme per stabilire l’effettiva assenza del THC, che avrebbe dovuto essere allo 0,01%. La Carnival però ha deciso comunque di non ammetterla a bordo, e senza restituirle i 5580 dollari che aveva pagato per la vacanza. E non è tutto, perché la sua condotta è ora segnalata in modo che in futuro non potrà prenotare o prendere parte ad altri viaggi della medesima compagnia.
Non che la donna abbia intenzione di farlo, indignata dall’accaduto. Come spiega alla stampa, questi non sono classificabili come sostanze stupefacenti e difatti alcuni di questi prodotti se utilizzati per scopi medici, sono perfettamente legali negli Stati Uniti. Secondo la compagnia però non è così per alcuni dei posti che avrebbero toccato durante il viaggio.
E la decisione del ban arriva per quella che avrebbe potuto essere una compromissione del viaggio e della sicurezza degli altri passeggeri. Quello che però non è andato giù a Melinda è il fatto che sperava in un trattamento simile al controllo bagagli in aeroporto. “Le avrei buttate, come si fa con le bottiglie d’acqua o con i liquidi non conformi“. Ed invece il suo caso è trattato come “trasporto di sostante illegali”.