gUn tesoro andato perduto ormai da secoli è l’ultima incredibile scoperta archeologica di cui parliamo oggi. Sapete di cosa si tratta?
Sono incessanti e meravigliose le continue scoperte archeologiche che vantiamo ogni giorno nel nostro territorio. Certo non dovrebbe sorprenderci considerata l’incredibile storia e le civiltà che ben sappiamo essere passate attraverso la nostra Italia. Il 2023 è stato decisamente un anno prolifico, ma pare che anche il 2024 non voglia essere da meno.
Un tesoro andato perduto ritrovato dopo secoli
Questa volta ci troviamo nella bella Puglia. Una regione incredibile che già nel tempo ci ha restituito incredibili doni se parliamo di archeologia. Questa volta un tesoro perduto è stato ritrovato dopo secoli e dopo molte ricerche.
Ci troviamo a Rocchetta Sant’Antonio, un grazioso comune di appena 1000 abitanti in provincia di Foggia, celebre per il miracolo della Madonna del Pozzo e per il Castello dei conti d’Aquino. E qui a quanto pare il team di ricerca ha riportato alla luce un tratto della Via Appia.
Una scoperta incredibile, che rientra in una campagna voluta dal Ministero della cultura insieme alla società Archeologica Srl, per l’iscrizione nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO.
Un’indagine che andava avanti da diverso tempo, con la consapevolezza che in questo territorio si sarebbe potuto recuperare questo tracciato dell’antica via, che arrivava fino al passaggio sul fiume Ofanto, così come indicato da alcuni documenti antichi recuperati. Il recupero è stato reso possibile anche grazie ad alcune foto aeree e dettagliate topografie di proprietà di Angelo Valentino Romano, insieme ad approfondite indagine di diagnostica archeologica, di tipo ovviamente geofisico.
Il commento degli esperti
A coordinare le operazioni sono stati Andrea D’Ardes, Antonella Frangiosa, Grazia Savino, Vincenzo Danese e Gianna Ferrera. Insieme alla strada il team ha recuperato diversi reperti che testimoniano insediamenti di età repubblicana. Gli esperti commentano che questa scoperta altro non è che la conferma che il Pons Aufidi fosse il Ponte Santa Venere, presente nel territorio di questo piccolo comune.
Il percorso della strada ritengono iniziasse da Benevento fino ad arrivare appunto al passaggio sul fiume Ofanto. Si tratta di un importante corso d’acqua che arriva all’estensione di 170 chilometri, toccando 3 regioni ed 11 comuni appartenente alla Puglia. Arriva poi fino al territorio di Barletta ed è sotto la tutela del Parco naturale regionale del Fiume Ofanto. Il fiume è noto per essere teatro di antiche battaglie e per questo citato anche da Orazio e da Publio Virgilio Marone. Come la celebre battaglia di Canne.
Si dicono inoltre entusiasti e pronti a continuare con la campagna di scavi. Ed inoltre molto soddisfatti della collaborazione tra diversi apparati, come il dipartimento di Archeologia dell’Università di Foggia, le Istituzioni del Comune di Rocchetta Sant’Antonio e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Barletta, Andria, Trani e Foggia.