Un’espressione molto usata e davvero curiosa, ma cosa significa “andare a ramengo”? Scopriamone insieme l’origine.
Esistono diverse espressioni, linguistiche o dialettali, detti, parole curiose che fanno parte del nostro vocabolario e della nostra lingua. Alcune di queste sono così radicate nella nostra cultura, che però se dovessimo troppo rifletterci, non sapremmo spiegarne correttamente il significato o comunque spiegarne l’origine. Questo perché si tratta spesso di qualcosa di così radicato, da assumere per noi perfettamente senso, anche se per uno straniero ad esempio, potrebbe non essere così.
“Andare a ramengo”, sapete da dove ha origine?
Un’espressione molto utilizzata soprattutto al nord, ma che è ormai negli anni diventata di uso comune anche in altre regioni. Vi sarà certamente capitato di dire la frase “andare a ramengo”? Lo si fa spesso quando si vuole indicare qualcosa che sta andando male, che sta finendo in rovina, o anche per indicare quando si cammina senza una meta precisa.
Se ci fermassimo a riflettere però sul reale significato, sapremmo dire da dove arriva proprio la parola Ramengo? Difficile vero? Eppure si tratta di una espressione dalle molteplici soluzioni. L’ipotesi più diffusa lo attribuisce ad un comune che si trova in Piemonte, il delizioso Aramengo d’Asti.
Non solo per il nome però che sarebbe poi mutato in Ramengo, ma proprio per alcuni eventi svoltisi in questo comune in epoca medioevale. Pare infatti che Aramengo fosse al confine con un ducato e che fosse il luogo prescelto per l’esilio da chi veniva condannata in seguito a crimini di tipo finanziaria. Da qui quindi “andare a ramengo” come meta non proprio felice e che poi negli anni è divenuta sinonimo di vagabondare, o di quando insomma le cose non stanno proprio andando come dovrebbero.
Rimanendo in tema lessicale, secondo altri potrebbe derivare anche da una parole di orgine germanica. Una particolare unione tra ramen che vuol dire errare insieme al suffisso ing, molto utilizzato nella lingua anglosassone.
La deliziosa Aramengo
Senza tirare in ballo la deliziosa Aramengo, secondo altri esperti, il termine sarebbe di origine medievale, ma dal termine ramingum, una derivazione del termine “ramo”. In questo senso l’espressione “ad ramingum”, avrebbe indicato lo spostarsi di ramo in ramo degli uccelli, senza però una vera e propria meta.
Nel tempo poi questo modo di dire è sopravvissuto e mutato in quello che conosciamo oggi. Va detto che si tratta però di mere speculazioni degli esperti linguisti, non troppo supportate da fonti scritte. Al momento dunque possiamo dire che tutte e tre le ipotesi potrebbero essere valide.
Vale la pena comunque spendere qualche parola per la graziosa Aramengo. Situato in collina nella bella cornice del Monferrato, è un grazioso comune che conserva ancora molto intatte le sue origini medievali. Sono numerosi gli edifici di pregio ed altrettanto antichi, come la Chiesa della Madonna della Neve, il Santuario di Santa Maria, e la Chiesa Romanica di San Giorgio.