In Italia è stato dato l’allerta per una possibile invasione d’insetti. Ecco la regione più a rischio di tutte.
Con l’arrivo della primavera alle porte, si prevede un’innalzamento delle temperature. Che a ridosso dell’estate potrebbero raggiungere gradi centigradi più alti di quelli avuti nello scorso anno.
Infatti, il 2022 è stato un anno molto particolare per via dell’estate rovente che ha portato ad avere in alcune città delle temperature che hanno superato il 45°C provocando molti problemi.
Invasione d’insetti: ecco l’allerta dato all’Italia
Uno di questi, insieme a molti altri, è stato quello della siccità. Che ha rovinato molti raccolti e che ha prosciugato tantissimi canali ed ha visto la mancanza di acqua per via delle scarse precipitazioni durante la scorsa stagione estiva.
Anche in autunno, i primi accenni di fresco, li abbiamo avuti verso i primi giorni di dicembre. Ed ora sembra che dopo uno degli inverni più freddi degli ultimi 21 anni, sembra che il caldo stia per tornare.
Dapprima lieve per poi scoppiare, secondo le previsioni, sin dalla fine di maggio con picchi tra luglio e agosto, l’afa potrebbe portare in Italia un’invasione di insetti che sembra già essere cominciata.
In Puglia, in particolare nella città di Bari, in questi giorni si stanno verificando avvistamenti di coccinelle in grande quantità che possono provare per via di una sostanza che emettono dalle zampe, riniti e allergie nell’uomo.
Ma gli esperti, non si preoccupano di questo insetto, ma sono altri quelli che hanno fatto dare l’allarme in Italia. Tra cui una possibile invasione di cavallette che ogni anno si abbatte in gran parte d’Europa.
Questi insetti, sono capaci di distruggere interi campi agricoli che già sono sotto stress per via della mancata irrigazione dovuta alla siccità dello scorso anno e alle scarse precipitazioni invernali.
La regione più a rischio di tutte
Il motivo di una possibile invasione di cavallette è dovuta al fatto che sempre più gli ambienti stanno diventando aridi e secchi. E questo permette loro di riprodursi in questo habitat a loro congeniale.
Con la formazione di crepe nel terreno, questi insetti possono nidificare e diventare una vera e propria piaga e gli esperti consigliano agli agricoltori di arare spesso e con molta precisione il proprio terreno.
In particolare, la regione più a rischio di tutte è la Sardegna, dove l’allarme di un’invasione da parte di questi insetti potrebbe cominciare già a partire dai primi mesi della primavera, con un inizio della presenza di cavallette tra aprile e maggio.
Questa regione, nel 2017 ha dovuto combattere contro questi insetti che hanno originato dei danni molto seri per poi nel 2022, dover affrontare una vera e propria guerra contro le locuste.
Per tutti questi motivi, il Comune di Nuoro, ha chiesto l’intervento dell’esercito e se negli anni precedenti gli insetti hanno distrutto circa 60 mila ettari di terreno, per quest’anno è previsto una distruzione di oltre 100 mila ettari.
Gli agricoltori, si stanno armando agendo con disinfestazioni mirate sfruttando anche i droni per visualizzare le zone più a rischio e cercare di evitare la schiusa delle uova. In modo da evitare dei danni che andrebbero a soprapporsi a quelli provocati dall’emergenza idrica.