Allarme meduse: è bene avere qualche nozione su queste creature marine che spesso popolano anche i mari italiani.
Andare in vacanza significa, anche, fare massima attenzione perché di situazioni spiacevoli possono davvero crearsene molto, soprattutto quando si ha a che fare con le meduse.
Tutto quello che c’è da sapere sulle meduse luminose
Tra le meduse più comunemente riconosciute è la Pelagia Noctiluca, meglio nota come medusa luminosa. Si tratta della medusa che si illumina di notte e che spesso ritroviamo anche nei mari italiani essendo una assidua frequentatrice del Mediterraneo.
La medusa luminosa notturna (noctiluca indica proprio questo, ndr) ha una bioluminescenza di colore verde che la rende riconoscibile anche in orari notturni. Con i suoi tentacoli cattura plancton e piccoli pesci che sono gli alimenti di cui si ciba, risultando velenosa.
Proprio per questa spiacevole caratteristiche è bene fare molta attenzione, solo sfiorarla potrebbe creare dolorosi pruriti ed irritazioni. I mari italiani spesso diventano habitat naturale della pelagia, poiché vivendo in mare aperto, in autunno ed inverno si avvicina alla costa salvo poi incontrarla d’estate. Ogni anno si registrano tanti casi di avvistamento sui litorali italiani.
La sua colorazione la rende molto riconoscibile, inoltre ha un ombrello marrone – rosato o rosa – violetto di circa 10 cm di diametro. Qui ci sono 16 lobi da cui partono 8 lunghi tentacoli retrattili che possono estendersi fino a 2 metri. Il veleno di questa medusa le permette di essere una super cacciatrice.
Medusa notturna, dove vederla nei mari italiani
La pelagia noctiluca si trova spesso nei mari italiani e soprattutto c’è stato un incremento negli ultimi dieci anni. Sulla costa ionica e nelle acque dello stretto di Messina gli avvistamenti sono stati diversi. E’ questo il punto nevralgico in cui, anche a causa della corrente scendente, è più facile trovarla.
I sintomi del contatto con la medusa notturna
Entrare in contatto con la pelagia noctiluca è tutt’altro che piacevole. Immediatamente, viene avvertito un bruciore che nel giro di qualche ora può arrivare a provocare ustioni vere e proprie lasciando anche delle cicatrici perenni.
Un altro sintomo sono le reazioni allergiche a rapida comparsa, che si verificano quando il contatto è piuttosto ampio. Ulteriori sintomi possono essere la nausea, la tachicardia, cefalea, vomito, vertigini, dispnea, fino ad arrivare allo shock anafilattico. In quasi casi il contatto è più lieve ma comunque ben presente.
I rimedi post contatto con la pelagia noctiluca
Abbiamo detto che la medusa notturna è velenosa, ecco perché non appena si entra in contatto la prima cosa da fare è risciacquare con abbondante acqua di mare e rimuovere eventuali frammenti della medusa o dei suoi tentacoli rimasti appiccicati alla pelle.
Successivamente, è bene applicare un gel astringente al cloruro di alluminio che aiuta a rallentare il prurito e che impedisce l’espansione del “morso” assorbendo eventuali vescicole che potrebbe andare a formarsi.
Quando, invece, il contatto comprende una zona più ampia è necessario recarsi in pronto soccorso perché i sintomi potrebbero essere più gravi e l’immediato intervento di un medico aiuta la gestione.
Infine, e questo vale per ogni tipo di contatto, è assolutamente sconsigliato esporsi al sole. Resta comunque il fatto che rivolgersi ad una persona competente aiuta a medicare la zona coinvolta ma anche a prevenire un’eventuale aggravarsi della situazione.