Allarme al mare, tutti terrorizzati dal terribile serpente marino: se ti becca il morso è fatale

Tra le tante insidie che il mare può riservare ai suoi bagnanti, c’è anche quella del serpente marino: ecco di che tipo di animale si tratta

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serpente marino – viaggi.nanopress.it

Nonostante l’estate sia agli sgoccioli, ci sono tanti turisti ancora in viaggio o addirittura che hanno appena intrapreso le loro vacanze, fra le mille raccomandazioni è bene fare attenzione in mare.

Estate 2022, non è ancora finita

L’estate 2022 non è ancora finita. Le temperature calde ed il bel clima invitano continuamente a viaggiare e così c’è chi approfitta di qualche altro giorno di relax e c’è chi, invece, aveva già programmato da tempo le vacanze a settembre. Il mese è propizio sia per il clima sia per il minor caos in cui si può incappare, ma non tutto si può affrontare in maniera leggera e spensierata. Soprattutto chi va al mare a godersi spiaggia e panorami spettacolari, sa bene che deve tenere alta l’attenzione perché ci sono ancora una serie di pericoli che bisogna cercare di evitare. Tra questi gli incontri ravvicinati con animali marini, non sempre innocui, e le situazioni spiacevoli in cui ci si può ritrovare coinvolti. Uno degli allarmi lanciati nell’ultimo periodo è proprio quello del serpente marino. Se è vero che non si tratta del predatore dei mari per eccellenza, è vero anche che può essere altrettante pericoloso avere a che fare con una specie di questo tipo, magari mentre si sta facendo una bella nuotata al largo.

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Serpente marino: è letale per l’uomo

Il serpente marino è un rettile che si trova soprattutto nelle acque tropicali e subtropicali di una delle mete preferite dai turisti, vuoi per spiagge bianche vuoi per le acqua incontaminate, ovvero l’Australia. Per chi dovesse ritrovarsi nei pressi dei reef della Grande Barriera Corallina, ci sono buone probabilità di rischio contatto con questo serpente, cosa che è sempre bene evitare. Il suo nome specifico è quello di serpente bruno oliva di mare, ovvero Aipysurus Laevis e le sue dimensioni possano arrivare a misurare due metri di lunghezza. Solitamente vive nei dintorni dei coralli, ma torna sempre in superficie per respirare.

Gli appassionati di immersioni e di snorkeling lo vivono come lo spauracchio numero uno, anche perchè un suo morso rilascia un veleno letale. Oltretutto non si tratta di un animale intimidito da gesti o esseri umani, punta la presa e la attacca, senza remora alcuna. Il morso di un serpente marino è davvero letale e può provocare alla “vittima di turno” diversi sintomi: dai dolori muscolari alla diarrea, dal vomito all’affaticamento respiratorio. Ma non è tutto perché c’è un’altra problematica. Le sue neurotossine sono così letali da arrivare a causare il blocco degli impulsi nervosi e conseguente paralisi, poi un’insufficienza respiratoria che può spingersi fino alla morte dell’individuo. Ecco perché il suo livello di letalità è così elevato.

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Non solo il serpente marino, altri rischi in mare

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