È la punta più a sud dello stivale, è la città italiana più ‘africana’ della penisola, Agrigento è ricca di luoghi ed edifici dalle meraviglie scomparse e inesplorate.
Per chi volesse organizzare una vacanza all’insegna della cultura la città più bella della Magna Grecia non mancherà di offrire ai suoi visitatori lo straordinario spettacolo di una città immortale.
La primavera è ormai sbocciata e per chi avesse bisogno di un’idea vacanza per il prossimo week end vi proponiamo la meta siciliana. Tra storia, arte, tradizione e cultura, Agrigento è la città della Valle dei Templi ma non solo.
Akragas, antico nome della città all’estremo sud della Sicilia fu fondata dai coloni greci nel 580 a.C., nel giro di un secolo divenne la città stato con 300 mila abitanti. Collocata in una posizione strategica, a pochi chilometri dal mare ma su un’altura ben difesa da monti e mura, Agrigento divenne un piccolo gioiello urbanistico con acquedotti e costruzioni che ripresentavano le strutture delle antiche città greche. Molti degli edifici eretti ai tempi di Empedocle nel 400 a. C., sono ancora oggi mete di turisti e frequentatori provenienti da ogni parte della terra, pronti per ammirare le antiche rovine della città siciliana in cui il tempo pare essersi fermato. Gli edifici e le costruzioni della Valle dei Templi, ma non solo, anche degli antichi palazzi di epoca greca, sono oggi inseriti nella lista dei monumenti ‘patrimonio dell’Umanità’.
Il periodo migliore per visitare le rovine agrigentine è proprio la primavera: d’estate il clima torrido dalle temperature africane, non permetterebbe di apprezzare a pieno le meraviglie della città. La Sicilia è anche terra di tradizioni e di antichi sapori. Per rifocillarvi, dopo la visita alle rovine della valle, nelle locande del centro storico della vi consigliamo di mangiare del pesce. Cosa se no? In particolare il pesce spada accompagnato da la ‘grabuscia’, pasta di pane tipico della zona.