Secondo gli esperti, nel 2030 la Terra potrebbe subire una catastrofe senza precedenti. Ecco quale.
Dalla notte dei tempi, si è sempre detto, più volte, che la Terra sarebbe scomparsa per via di eventi catastrofici. Ma fino ad oggi, nonostante tutte le profezie e i meteoriti che sono passati davanti al globo questo non è accaduto.
Sono tante le persone che si preoccupano per via di questi eventi catastrofici che vengono annunciati da persone che dicono di essere dotati da fenomeni paranormali e che annunciano la fine del mondo.
2030: la catastrofe mai vista prima
Oltre a questi profeti, anche gli osservatori hanno annunciato spesso la caduta di meteoriti sulla Terra, allarmando tutti quanti che l’impatto avrebbe potuto provocare seri danni in alcune zone.
Nel 2012, era previsto secondo una lettura del calendario Maya, la fine del mondo, dato che dopo la data del 21 dicembre, la tavola su cui erano scritti i giorni e gli anni non continuava più.
Eppure, dopo 11 anni siamo ancora tutti qui anche se effettivamente la Terra ha subito non pochi problemi dalla data profetizzata dai Maya. Ma non c’è stata nessuna fine del mondo come previsto.
Nel 2019, le cose si sono complicate per via del virus Covid-19 che è scoppiato in maniera esponenziale nel 2020. E ancora oggi continua a mietere vittime e ad allarmare gli abitanti di tutto il mondo.
Ma questo virus non attacca la Terra, ma solo i suoi abitanti e pertanto non può essere catalogato come uno degli eventi nefasti che sono stati predetti nelle volte precedenti, ma qualcosa però potrebbe diveltarlo.
L’Intergovernmental Panel on Climate Change, il gruppo intergovernativo che analizza le situazioni climatiche in tutto il mondo e polo scientifico delle Nazioni Unite ha rilasciato un documento molto preoccupante.
I dati preoccupanti e le soluzioni possibili per evitare i danni
Dopo varie riunioni, il report, riporta i dati dei cambiamenti climatici che sono avvenuti tra il 2021 e i primi mesi del 2023. Ed è uscito fuori che la Terra potrebbe andare contro una catastrofe mai avvenuta prima nel giro di pochi anni.
Nel 2030, infatti, a seguito del surriscaldamento globale, si potrebbe avere una siccità che farebbe inaridire tutti i terreni e far diventare tutto il mondo una sorta di deserto senza alberi rigogliosi.
Per frenare il surriscaldamento, gli esperti consigliano di inserire questo punto nell’agenza internazionale come discussione prioritaria rispetto a tutti gli altri temi che si potrebbero affrontare.
Tra le soluzioni c’è quella di tagliare le emissioni del gas serra di almeno il 43% nei prossimi anni. Con una riduzione del 60% entro il 2035 fino ad arrivare ad azzerarle del tutto entro il 2050.
In questo modo si eviterà che le temperatura siano sempre più calde, come sta avvenendo. E si avrà una riduzione di 1,5° che permetterebbe alla Terra di non andare incontro ad un periodo di siccità mai visto prima.
Di conseguenza, gli studiosi, hanno subito dato l’allarme a livello globale e si aspettano che qualcuno possa mettere in atto le soluzioni utili per evitare l’inizio della vera fine del mondo.