Abbandono totale di un sito archeologico italiano: una grande vergogna

L’abbandono di un sito archeologico italiano fa gridare alla vergogna. Di quale sito si tratta? Scopriamo tutto su questo sito archeologico di notevole interesse di cui non si parla più!

Sito archeologico italiano
Sito archeologico italiano – viaggi.nanopress.it

Quando le scoperte nel campo dell’archeologia vengono abbandonate e lasciate all’incuria non è certamente un bello spettacolo, soprattutto per un Paese come l’Italia che vanta un passato notevole e di grande interesse. E’ il caso del sito archeologico siciliano di Erbe Bianche che si trova a Campobello di Mazara, che contiene resti risalenti all’età del Bronzo. Scopriamo di più su questo sito che le istituzioni hanno dimenticato completamente!

Le capanne del sito di Erbe Bianche sono un unicum

Considerato molto importante perché possiede resti del periodo del medio bronzo, il sito di Erbe Bianche ha un unicum che è rappresentato dalle capanne. Queste costruzioni hanno un’architettura particolare e molto singolare.

Questa particolarità consiste nelle vasche grandi scavate fino a due metri, così la roccia sovrastante avrebbe formato una volta. Su di essa veniva realizzato un tetto, e da queste costruzioni ebbe origine un villaggio caratteristico.

sito archeologico abbandonato Sicilia
Sito archeologico abbandonato – viaggi.nanopress.it

Un altro motivo per cui questo sito è molto interessante è il fatto che qui sono stati trovati i frammenti micenei più occidentali della Sicilia.

Nel sito è stato ritrovato un ripostiglio di armi in bronzo

Un’altra scoperta interessante che è stata fatta nelle capanne di Erbe bianche è il ripostiglio di armi in bronzo appartenente ad un guerriero. Nel ripostiglio sono state ritrovate tre asce, uno spuntone e una punta di lancia.

Le armi erano nascoste con molta probabilità all’interno del tetto di una delle capanne crollate. Nel sito sono state ritrovate anche delle ceramiche, la cui datazione è stata inserita intorno alla fine del medio Bronzo e dell’epoca recente del bronzo.

Il periodo individuato è quello intorno al 1300-1200 a.C. e si riferiscono alla “facies” di Thapsos-Milazzese. L’esperto Nicoletti ha sottolineato che si tratta della facies Thapsos risalente al tardo occidente.

Quali sono le proposte per far rivivere il sito

Ad oggi, come già detto, del sito di Erbe bianche non si occupa nessuno ed è stato praticamente abbandonato. Per riportarlo in auge ci sono delle proposte avanzate da esperti come Gulotta di Archeoclub, che ha avanzato una iniziativa interessante.

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Sito archeologico abbandonato – viaggi.nanopress.it

Gulotta ha detto che bisognerebbe collegare questo sito a quello delle Cave di Cusa, distante dal primo appena 3 km. Creare un percorso archeologico, che unica anche turismo e cultura, è la soluzione migliore per valorizzare il sito.

Oltretutto, sono numerosi i tesori situati a Campobello di Mazara, nel cui territorio sono arrivati diversi popoli. Tutti hanno lasciato delle tracce indelebili e il sito di Erbe bianche merita di essere incluso in un itinerario specifico.

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