A 600 metri di profondità nelle acque è stato scoperto un nuovo tesoro inaspettato

A ben 600 metri di profondità è stato scoperto un nuovo tesoro inaspettato. Ecco di cosa si tratta.

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Scoperto un tesoro inaspettato – viaggi.nanopress.it

Nelle acque che bagnano la terra, molto spesso si possono trovare dei veri e propri tesori che riemergono o vengono scoperti dai sommozzatori dopo tantissimi anni e che arricchiscono la cultura di un Paese.

Le scoperte che vengono fatte in fondo al mare sono davvero incredibili come quelli dei Bronzi di Riace, o delle Piramidi Giapponesi e lasciano senza parole tutti quanti per la loro bellezza.

Tesoro inaspettato ritrovato a 600 metri di profondità

Il mare, è ricco di storia e molti esperti studiano le biodiversità per arricchire la loro materia di studio. Osservando il comportamento di alcune specie e scoprendone delle altre, rimaste ignote per molto tempo.

Per questo motivo, quando ci si ritrova davanti a qualcosa di molto insolito, si rimane di stucco. In quanto l’Oceano non finisce mai di meravigliare e sorprendere per via dei suoi tesori.

Questa volta, però, il tesoro non è quantificabile in termini monetari o per via di resti di un relitto. Ma è considerato tale per via della ricchezza della biodiversità scoperta a 600 metri di profondità.

Tesoro inaspettato trovato a 600 metri di profondità nelle acque dell'Oceano
Galapagos – viaggi.nanopress.it

Sotto la superficie della Riviera Marina delle Galapagos, è stata scoperta una barriera corallina della lunghezza di due chilometri. Di cui non si sapeva l’esistenza e per questo motivo è incontaminata.

Il ministro dell’Ambiente delle Galapagos, José Antonio Dàvalos, ha riportato tramite un contenuto pubblicato su Twitter la scoperta di una montagna sottomarina che presenta circa il 50% dei coralli vivi.

Questa scoperta è stata fatta grazie ad un veicolo, rinominato Alvin, che è in grado di scendere fino a 3.000 metri di profondità. E che è stato utilizzato per una spedizione chiamata Galapagos Deep 2023.

La parola degli esperti

Questa spedizione è giunta al termine lo scorso 20 aprile e durante le prime immersioni, il team di ricerca ha riscontrato l’esistenza di questa barriera corallina che copre la cresta delle pendici di un vulcano.

La zona era già nota per la presenza di alcune barriere coralline in passato. Che però vennero completamente distrutte da El Niño e le sue alte temperature tra il 1982 e 1983 e da allora non si sono più riprese.

“Questa è una notizia incoraggiante. Riafferma la nostra determinazione a istituire nuove aree marine protette in Ecuador e a continuare a promuovere la creazione di un’area marina protetta regionale nel Pacifico tropicale orientale.”

Queste le parole del ministro dell’Ambiente delle Galapagos, José Antonio Dàvalos. Che ha poi aggiunto che tra gli obiettivi della Global Ocean Alliance 30×30 c’è quello di proteggere almeno il 30% degli Oceani di tutto il mondo entro il 2030.

Tesoro inaspettato trovato a 600 metri di profondità nelle acque dell'Oceano
Barriera corallina Galapagos – viaggi.nanopress.it

A queste parole, seguono quelle del dottor Stuart Banks della Charles Darwin Foundation che ammette che queste barriere coralline sono accattivanti proprio per via di essere molto vecchie ed incontaminate. A differenza di quelle che si trovano nell’Oceano in altre parti del mondo.

Grazie all’analisi dei coralli, è possibile rivelare climi della storia del Paese dove sono presenti. E colmare lacune nella storia del cambiamento climatico di un territorio.

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