A 2 passi da Roma c’è il borgo migliore da visitare in primavera: un vero paradiso

Il borgo migliore da visitare in primavera? Si trova a due passi da Roma. Un luogo davvero grazioso, vi conquisterà.

borgo migliore da visitare in primavera
Borgo migliore da visitare in primavera – viaggi.nanopress.it

La sua posizione, al contempo vicino alla costa, ma anche alle montagne, lo rende meta ideale da usare come base per escursioni e diverse attività all’aperto. Si trova vicinissimo alla capitale questo borgo delizioso, una destinazione incantevole perfetta da visitare in questo periodo. Consente di immergersi nella storia e coccola i sui visitatori con scorci meravigliosi, cultura e paradisi naturali. Scopriamo insieme dove si trova.

Il borgo migliore da visitare in primavera, è un vero paradiso

Nei dintorni della capitale sono diversi i luoghi da visitare anche solo in una giornata. Località perfette da esplorare in questo periodo, con le temperature ancora miti e che permettono di sfruttare dunque l’intera giornata.

Soprattutto quando, come in questo caso, le cose da vedere sono diverse e tutte assolutamente da non perdere. Se cercate un luogo pieno di tradizioni, il borgo migliore da visitare si trova sulla Pianura Pontina, vicinissimo ai Monti Lepini. Si chiama Sermoneta, ed è una cittadina medievale dalle origini antichissime.

borgo-migliore-da-visitare
Borgo migliore da visitare – viaggi.nanopress.it

Si trova infatti dove anticamente forse sorgeva un insediamento romano che Virgilio stesso indica come Sulmo. Di superficie non particolarmente estesa, racchiude però diverse bellezze al punto da essersi guadagnato il titolo di Bandiera Arancione per il turismo. Un importante onorificenza assegnata dal Touring Club Italiano.

Dal 2021 inoltre è anche indicata come “Destinazione Europea di eccellenza”. Entrambi i riconoscimenti sono dovuti al suo prezioso centro storico, ricco di monumenti di alto valore storico, ottimamente conservati e soprattutto ben valorizzati.

La bellezza del borgo ha raggiunto negli anni anche il cinema. Massimo Troisi e Roberto Benigni girarono qui alcune scene del leggendario “Non ci resta che piangere”, ma anche produzioni estere come la serie tv “I Borgia”, ha scelto questi luoghi.

Sermoneta, un piccolo gioiello a due passi da Roma

La visita in questo luogo incantato inizia ovviamente dal prezioso centro storico. Qui si respira un’atmosfera cristallizzata in epoca medievale Merito certamente delle abitazioni in muratura, alcune riconvertite per ospitare botteghe artigiane che animano queste vie strette, che formano un labirinto di saliscendi.

Imponente la cinta muraria che circonda il borgo: affacciandosi si gode di una vista mozzafiato sulla pianura sottostante. Sermoneta si trova infatti a ben 230 metri di altezza.

L’attrazione principale del centro è la celebre Loggia dei Mercanti. I turisti amano fermarsi qui per fotografarne le arcate. Anticamente rappresentava il fulcro della vita cittadina, poiché sede del Consiglio della città.

Vicinissimo si trovano poi il Palazzo Comunale e la Sinagoga ebraica. Che borgo medievale sarebbe senza un castello? E infatti ad accogliere i visitatori c’è il maestoso Castello Caetani, senza dubbio una delle più celebri fortezze del Lazio. Proprio qui, nelle stalle, vennero girate alcune scene di “Non ci resta che piangere”. Un luogo che senza dubbio è amato da grandi e piccini, perché dispone di tutte le caratteristiche affascinanti di un antico castello medievale, tra ponti levatoi e torri, più una pregevole collezione di armature ed abiti d’epoca.

La visita a pagamento è possibile tutto l’anno, tutti i giorni tranne il giovedì. Si possono effettuare visite guidate e la fortezza ospita sovente anche eventi culturali. Ad esempio in estate è celebre il “Festival pontino di musica”, voluto da una delle proprietarie, Lelia Caetani.

abbazia-di-valvisciolo
Abbazia di Valvisciolo – viaggi.nanopress.it

Fuori dal centro abitato, tra Sermoneta e Ninfa si trova la suggestiva Abbazia di Valvisciolo. Sorge a 116 metri sul livello del mare, dunque si può ammirare da qui la valle dell’usignolo. Insieme all’Abbazia di Fossanova è uno dei massimi esempi di architettura romanica cistercense.

Secondo una leggenda molto antica, nel 1314 qui venne bruciato sul rogo Jacques de Molay, ultimo gran maestro templare. In questa occasione gli architravi dell’edificio pare si spezzarono. All’interno si nota ancora oggi una crepa sull’ingresso principale. Pare infatti che qui i templari furono molto presenti, come testimoniato da un graffite rinvenuto sul chiostro.

Nei dintorni del borgo migliore da visitare: i giardini di Ninfa

Sermoneta dicevamo è anche un’ottima base per spostarsi nell’esplorazione di altre meraviglie nei dintorni della capitale. Il periodo migliore per visitarla potrebbe essere la primavera, se si desidera assistere alla rinascita di uno dei luoghi naturali più belli del Lazio. I Giardini di Ninfa.

Legati a doppio filo con la famiglia Caetani, si trovano a Cisterna di Latina, vicinissimi a Sermoneta. Un giardino all’inglese fortemente voluto da Gelasio Caetani. Qui sorgeva anticamente la cittadina medievale di Ninfa, i cui resti sono visibili durante la visita.

Si estende per 8 ettari ed è un paradiso naturale con zone dal clima diverso, che permette la crescita e sopravvivenza di specie botaniche diverse e magnifiche. All’interno si trovano infatti ciliegi e meli ornamentali, stupendi durante la primavera. Ed anche magnolie decidue, betulle, iris, banani ed addirittura aceri giapponesi.

giardini-di-ninfa
Giardini di Ninfa – viaggi.nanopress.it

Si rintracciano inoltre oltre 100 uccelli censiti ed ogni anno vengono introdotte 1300 nuove piante. Considerata la delicata atmosfera, il giardino non è aperto tutti i giorni, per preservarlo correttamente, e le visite sono solo guidate. Sul sito web ufficiale potrete trovare tutte le date. A maggio le aperture sono previste il 21, 27 e 28 e a giugno tutti i sabati e domenica.

Impostazioni privacy